Le domande dovranno essere presentate a partire da lunedì 15 gennaio e fino al 28 febbraio (alle ore 14), da un genitore o da chi rappresenta il minore (o dal ragazzo stesso se maggiorenne) esclusivamente on line utilizzando l’applicativo di Er.Go e disponibile all’indirizzo https://scuola.er-go.it.
Tutte le informazioni, il bando e la documentazione sono disponibili nel sito della Provincia (www.istruzione.provincia.modena.it) e all’Urp della Provincia; per informazioni è possibile telefonare all’ufficio per il Diritto allo studio della Provincia: 059 209156, dalle 9.30 alle 12.30 dal lunedì al venerdì.
Disponibile anche il numero verde regionale 800955157, mentre per l’assistenza tecnica Er.go 051 0510168.
Gli studenti delle prime e seconde classi potranno usufruire dei contributi regionali per un importo che sarà definito una volta valutato il numero complessivo delle domande ammissibili: lo scorso anno sono state assegnate oltre mille borse di studio per un importo di quasi 300 euro e di poco superiore ai 360 euro per i più meritevoli, con almeno la media del sette nell’anno scolastico precedente, e per gli studenti disabili.
Gli studenti dalla terza alla quinta classe, invece, potranno accedere alle borse finanziate con i contributi del ministero dell’Istruzione che saranno liquidate tramite voucher con la carta dello studente “Iostudio” per un importo che varia dai 200 ai 500 euro, anche in questo caso a seconda del numero delle domande, senza maggiorazioni.
Gli studenti del triennio che hanno presentato domanda di contributi ai Comuni per i libri di testo sono automaticamente beneficiari del voucher ministeriale e non dovranno presentare la domanda.
Hanno diritto alla borsa di studio gli studenti residenti in regione, le cui famiglie presentano una attestazione Isee valida con un valore Isee non superiore a 10.632,94 euro.
Queste borse di studio hanno l’obiettivo di contrastare il rischio d’abbandono scolastico degli studenti per motivi economici.
La competenza in questa materia è del ministero e della Regione la quale, con la legge di riordino istituzionale, ha delegato alle Province la programmazione e la gestione degli interventi relativi al diritto allo studio come le borse di studio e le risorse da destinare ai Comuni per il trasporto scolastico, impiegando personale regionale assegnato alle Province.
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