Rimini

Anthea: nuove piante a Rimini

In fase conclusiva il monitoraggio su 4.000 alberature; abbattute quelle instabili e ripiantumazioni più abbondanti. L’intervento più corposo per la riqualificazione di Viale Principe Amedeo

RIMINI – Monitoraggio del patrimonio arboreo, abbattimenti di piante instabili, nuove e più numerose ripiantumazioni sul territorio.

Anthea sta ultimando una delle periodiche attività di monitoraggio, in questa fase riservata alla verifica di oltre 4.000 alberi pubblici fra quelli più a rischio nel patrimonio comunale. I controlli hanno consentito di individuare alcune situazioni di rischio (branche malate e rami secchi) e gli alberi a rischio di cedimento per i quali è necessario procedere con abbattimento. Mentre il monitoraggio va concludendosi, è stato già approntato ed avviato un piano di abbattimenti e ripiantumazioni.

A inizio febbraio è entrata nel vivo la messa a dimora di 119 nuovi alberi

71 nuovi alberi sono previsti da un progetto approvato dal Comune di Rimini e che prevede la messa a dimora di alberi in diversi punti della città. Le zone principali sono: la rotatoria di via Cardano con la SS16 con 23 pini già messi a dimora; via Dandolo con 30 tigli i cui lavori sono appena iniziati; la scuola Acquamarina di Viserba con 5 gelsi, intervento concluso; si aggiungono altri 13 alberi pubblici già piantumati in zone periferiche della città.

Nelle prossime settimane partirà anche un intervento di riqualificazione mirato su Viale Principe Amedeo, che negli ultimi anni ha visto un impoverimento delle alberature a causa della loro instabilità o condizione di ‘salute’.

Saranno messi a dimora di 48 nuovi alberi, alcuni dei quali saranno collocati nei posti lasciati vuoti dalle piante abbattute nel corso degli ultimi anni e dalle 16 piante il cui abbattimento è iniziato questa mattina, risultate in precarie condizioni vegetative e di stabilità a seguito dei controlli tecnici eseguiti da Anthea.

Ad abbellire Viale Principe Amedeo saranno ippocastani simili a quelli attualmente presenti, utilizzando però una varietà che, oltre a essere più resistente al parassita Cameraria ohridella, si differenzia per il colore del fiore (rosa intenso) ed il minor sviluppo in altezza.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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