Dichiarazione della vicesindaca, con delega alla casa, Emily Clancy in merito a via Zampieri e diritto alla casa

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BOLOGNA – Di seguito la dichiarazione della vicesindaca, con delega alla casa, Emily Clancy in merito a via Zampieri e diritto alla casa:

“L’11 novembre scorso il sindacato Asia Usb ha svolto un presidio sotto al Comune, il primo da quando sono stata nominata assessora alla Casa, esattamente un mese dopo l’occupazione da parte di Asia della prima casa popolare in via Zampieri.

In quella occasione li ho incontrati insieme alla Capo di Gabinetto del Comune spiegando la mia posizione: l’interesse a lavorare con chiunque si voglia occupare di trovare delle soluzioni per garantire concretamente il diritto all’abitare. È un cambio di passo necessario per la nostra città che richiede fisiologicamente del tempo: non si può risolvere un’emergenza abitativa a discapito di un’altra.
È dunque precondizione per un dialogo il rilascio degli immobili occupati perché siano ristrutturati e assegnati alle famiglie che da anni aspettano in graduatoria.

Pochi giorni dopo sono stata interpellata in Question Time dalle destre che mi chiedevano come mai non avessimo ancora sgomberato il patrimonio pubblico comunale e perché dialogassi con gli occupanti: ho risposto che è proprio nella riqualificazione e incremento del patrimonio pubblico, nella maggior celerità nell’assegnazione e nella consegna chiavi, nel contrasto al rincaro degli affitti e all’indisponibilità di alloggi a prezzi calmierati che intendo fondare il mio mandato.
Sono politiche ispirate da principi di equità e attenzione alle fasce più deboli e io ascolterò sempre chi mi rappresenta una difficoltà oggettiva nell’accesso alla casa, poiché è dal diritto alla casa che si dipana il godimento di molti diritti civili e sociali.

Ho tuttavia ribadito pubblicamente in quella sede, e ad Asia stessa, che non si può tollerare l’occupazione del patrimonio pubblico che l’Amministrazione deve assegnare a chi ne ha bisogno: non sarebbe corretto far passare il messaggio che alcuni, in quanto occupanti, possano passare davanti ad una graduatoria di futuri inquilini e inquiline assegnatari di un alloggio pubblico secondo regole prestabilite.

Ho infine avvisato Asia che stavano occupando ben due appartamenti in via Zampieri da diverse settimane e che il tempo stava finendo: se c’erano reali necessità abitative dei potenziali nuclei – di cui hanno sempre rifiutato di fornire le informazioni – dovevano metterci nelle condizioni di intervenire, rivolgendosi ai servizi in modo da capire se potevano accedere ad un alloggio di transizione o a un percorso di inserimento abitativo, loro come qualunque altro cittadino.

Lunedì c’è stato un ulteriore presidio che ha interrotto i lavori del Consiglio comunale.
In quella occasione ho nuovamente incontrato il sindacato e ho ribadito loro che se avevano dei nuclei in stato di necessità i servizi sociali sarebbero stati pronti ad offrire delle soluzioni ma che dovevano uscire da lì perché stavano impedendo che gli alloggi venissero ristrutturati e assegnati ai nuclei più fragili della nostra città.

Questa mattina le forze di polizia si sono recate in via Zampieri per liberare i due appartamenti che, come ho avuto modo di ribadire anche pubblicamente sono stati inseriti nel piano superbonus e verranno ristrutturati e assegnati.

Entrambi gli appartamenti sono stati trovati vuoti, senza alcuna persona all’interno.

Non c’è stato nessuno sgombero abitativo, ma un ripristino del possesso del patrimonio comunale da destinare a chi ne ha bisogno.

Se Asia Usb, come spero, è interessata a proseguire il dialogo nel rispetto reciproco e nella piena trasparenza, troveranno la mia porta sempre aperta anche oggi stesso, loro come chiunque voglia trovare delle reali soluzioni alle emergenze abitative della città”.