“Voci dai fondi, la Biblioteca raccontata”: oggi il primo incontro con Piero Meldini

109

Venerdì 20 aprile, ore 18, appuntamento nella Sala della Cineteca della Biblioteca Gambalunga (ingresso libero e gratuito)

riminiRIMINI – Sarà lo scrittore Piero Meldini, già direttore della Biblioteca Gambalunga dal 1972 al 1998, a inaugurare venerdì 20 aprile, alle ore 18, “Voci dai fondi. La Biblioteca raccontata”, la rassegna ideata per ricordare i 400 anni della Biblioteca Gambalunga (1617-1619), che si festeggeranno nel 2019. Il compito di raccontare la Biblioteca, con l’obiettivo di rafforzare il suo legame con la comunità, è stato affidato ad alcuni degli studiosi e frequentatori che giornalmente si avventurano nello studio, nella lettura, nella decifrazione delle sue collezioni, traendone idee, ispirazioni, fonti, divenute ricerche, articoli, libri.

Un progetto che nasce dall’idea che le biblioteche sono luoghi speciali, dove il tempo tende all’infinito, moltiplicato da tutte le voci, le memorie, gli incontri che vi convengono, attraversando i secoli. Qui gli uomini si nutrono delle domande che i libri e le carte insinuano nelle loro menti curiose.

Il grande italianista Ezio Raimondi ha ben descritto questo miracolo alchemico: la ricerca è in prima battuta una lettura di testi. In “questa avventura del senso, l’unico ancoraggio possibile è la biblioteca, cui sempre si ritorna[…]. La biblioteca è la terra del ricercatore: essa ridà forza, ridà idee, è l’umanità convenuta per servirti, per darti una mano”.
I libri, dunque le biblioteche, vivono della nuova vita che i lettori e gli studiosi donano loro interrogandoli, compulsandoli, per soddisfare il loro desiderio di dare un senso al mondo.

Ne darà testimonianza Piero Meldini con Il testo cifrato, il trattato, la cronaca, le memorie: da dove nasce un romanzo. “Non sono pochi i romanzi nati da vecchi libri, codici venerandi, carte d’archivio. In alcuni casi hanno ispirato le figure dei protagonisti o suggerito elementi significativi della trama”, afferma Meldini, “in altri sono serviti per la documentazione storica; in altri ancora hanno offerto semplici spunti e suggestioni. Lo scrittore, in effetti, è un fior di cleptomane che rubacchia ovunque può: da una notizia di cronaca, da una conversazione udita per strada o in treno, dalle confidenze di un amico, dai propri ricordi. E dunque, perché no?, anche dai libri”.

Piero Meldini, che da direttore della Biblioteca Gambalunga ha ordinato, catalogato e studiato vari fondi della stessa, perlopiù manoscritti, parlerà dei rapporti fra questa sua attività e quella successiva di scrittore. Autore di cinque romanzi – quattro dei quali ambientati in una città in cui, anche quando non ne è fatto il nome, si riconosce facilmente Rimini – Meldini ha attinto al ricco patrimonio della Biblioteca soprattutto per ricreare le atmosfere della Rimini di età diverse: dalla fine del Seicento alla Restaurazione, alla stagione dei Bagni e del Kursaal. Ma la narrativa, anche quando si serve delle stesse fonti, niente ha a che vedere con la saggistica: in questa si maneggiano fatti e concetti, nella prima fantasmi.

Gli incontri proseguiranno venerdì 4 maggio con Stefano De Carolis, medico e storico della medicina, che parlerà di “Iano Planco segreto: storia di una ricerca fra le carte della Gambalunga”. Alla ricca raccolta fotografica gambalunghiana sul turismo riminese, farà riferimento, venerdì 18 maggio, Alessandro Sistri, studioso di antropologia culturale con: “Un mare di fotografie. Identità balneare della città nell’Archivio fotografico della Gambalunga”. Venerdì 25 maggio, lo storico Angelo Turchini proporrà un viaggio nel tempo, dalle cattedrali ai palazzi comunali di Rimini, dal liber instrumentorum del capitolo della cattedrale a quello del comune e dei Malatesta e alle cronache malatestiane, da Isotta a Sigismondo, da castel Sismondo al Tempio malatestiano (da Piero della Francesca a Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti), da Sigismondo a Roberto il Magnifico, mentre venerdì 1 giugno, Marinella De Luca, docente di latino e greco, traduttrice dal latino dell’ Astronomicon, parlerà del suo autore, Basinio Basini, intellettuale di punta alla corte di Sigismondo Malatesta. L’incontro proseguirà con la presentazione del restauro dei manoscritti dell’Hesperis di Basinio (1453-1457) e dell’Apparatus instrumentorum… (fine sec. XVI) di Claudio Paci, a cura di Roberta Stanzani, finanziato dal Soroptimist International Club Rimini.

Si chiuderà venerdì 8 giugno, con la storica Elisa Tosi Brandi, che interverrà sul tema “Alla ricerca dei fondi perduti. Le fonti scritte del Medioevo riminese”, l’edizione primaverile della rassegna, realizzata grazie al contributo del Gruppo Maggioli, che attraverso Art Bonus ha concorso (per il secondo anno consecutivo) alla valorizzazione bibliografica e culturale del patrimonio della Biblioteca Gambalunga.

Info: Biblioteca Gambalunga – tel. 0541 704486 – fax 0541704480