Unibo, nuove strategie per la ricerca in Ateneo

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Aumentare l’attrattiva e la competitività dell’Ateneo, UNIBO-logo-largesostenere la capacità di innovazione, queste le azioniper sostenere la ricerca

BOLOGNA – A otto mesi dall’insediamento del Rettore Ubertini, il prorettore per la ricerca fa il punto sulle prime azioni messe in campo per la ricerca “made in Unibo”. Sono queste le strategie dell’Ateneo “Alma Mater Studiorum” per la ricerca: sono stati messi a punto strumenti per incentivare l’attrazione di ricercatori di valore e premiare quelle strutture che reclutano vincitori di progetti finanziati nell’ambito di programmi di alta rilevanza a livello europeo o nazionale. In particolare, i dipartimenti potranno chiamare direttamente, senza la necessità di procedure di selezione, i vincitori di progetti finanziati nell’ambito dello European Research Council (ERC), affermatosi come uno dei riconoscimenti più prestigiosi per i ricercatori nelle varie fasi di carriera. Se, invece, il beneficiario di un ERC o di altri programmi di eccellenza individuati dall’università risulterà vincitore a seguito di una selezione, gli strumenti progettati consentiranno al dipartimento di reintegrare i punti organico investiti nella chiamata e di disporre quindi di risorse aggiuntive per la programmazione del personale.

Nella stessa traiettoria si situa lo strumento che definisce i criteri per la ripartizione dei finanziamenti dell’Ateneo noti come Ricerca Fondamentale Orientata (RFO), a partire dall’esito della valutazione della ricerca da parte della Commissione per la Valutazione della Ricerca di Ateneo. Nel 2016 i dipartimenti potranno ripartire la quota RFO 2015 e 2016 per un budget complessivo di circa 10 milioni di euro.

Inoltre, l’Ateneo ha messo in campo una serie di investimenti aggiuntivi dedicati alla ricerca. Anche per il 2016, l’Ateneo è stato in grado di garantire alle strutture la possibilità di erogare circa 1,4 M euro, integrando il budget ministeriale. Le risorse saranno destinate prevalentemente all’attivazione di assegni di ricerca e dottorati. Per garantire una ricerca di eccellenza e un uso ottimale delle risorse, un altro milione è stato destinato al cofinanziamento per attrezzature all’avanguardia, promuovendo la sinergia e l’interazione strategica tra gruppi di ricerca e dipartimenti.

Un ulteriore milione sarà infine destinato a finanziare l’attività di ricerca di base non connessa a obiettivi industriali. Grazie al neonato programma AlmaIdea, l’Ateneo favorirà la presentazione di progetti competitivi, favorendo l’aggregazione interdisciplinare di docenti e ricercatori strutturati e non strutturati. AlmaIdea consentirà inoltre di incentivare gli studiosi a ripresentare quelle proposte ERC giudicate eccellenti dai valutatori europei ma non finanziate. È di questi giorni il dato definitivo relativo alla performance dell’Unibo nell’ultimo bando di finanziamento regionale POR-FESR: 31 progetti, dei quali 11 coordinati, per un totale di oltre 11 milioni di euro di finanziamento. Infine un punto a parte merita il reclutamento: 158 tra prese di servizio e procedure in itinere per posti da ricercatori a tempo determinato (di cui 87 di tipo B, “tenure track”) dal 1° novembre 2015, data di inizio del mandato del Rettore Ubertini e della sua squadra.