Turismo in Emilia Romagna: cambiano le regole per accedere al credito

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L’Assemblea legislativa modifica i criteri riguardanti l’erogazione e l’utilizzazione dei contributi a favore dei Consorzi fidiregione-emilia-romagna

BOLOGNA – Cambiano le regole per il credito alle imprese turistiche.

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha varato oggi nuove regole che daranno ai Consorzi fidi nuovi margini di manovra per operare a favore del turismo.

Ed entrano tra i destinatari dei finanziamenti anche discoteche e sale da ballo.

Le modalità di ripartizione delle risorse tra i Confidi sono state riviste, per quanto riguarda la ripartizione a livello provinciale: la quota garantita scende dal 20 al 10% e sono stati definiti nuovi criteri per il riconoscimento dell’operatività.

La restante quota del 90% viene, come in precedenza, ripartita sulla base dell’operatività dei Confidi, cioè sull’insieme delle operazioni di garanzia e di finanziamento realizzate negli anni precedenti.

Il parametro dell’operatività, inoltre, è stato rivisto e semplificato introducendo un dettagliato elenco: per le esigenze delle imprese turistiche è stato previsto un ampliamento delle tipologie di intervento.

Si passa da una strategia di finanziamento incentrata sugli interventi strutturali a un sostegno più ampio per le imprese del settore.

È stato previsto il sostegno alle imprese turistiche oltre  a quello per gli interventi di sviluppo dell’offerta turistica, anche per interventi di natura gestionale.

“Le modifiche, rese necessarie dal cambiamento della normativa regionale, puntano ad adeguare i criteri per la concessione dei contributi ai Confidi, soggetti che nel tempo hanno mutato le loro caratteristiche anche a livello nazionale” afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, ed ha aggiunto: “Abbiamo inserito anche i locali da ballo tra i destinatari delle agevolazioni dei Consorzi fidi, prima esclusi: ciò consentirà un maggiore accesso al credito da parte dei gestori, che avranno così la possibilità di qualificare la propria offerta”.