Sicurezza stradale: è la mancata precedenza la causa nel 20% degli incidenti sulle strade riminesi

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RiminiRIMINI – Sono immagini che destano apprensione ma anche stupore quelle che, con cadenza troppo regolare, le telecamere poste a presidio dei semafori cittadini restituiscono agli operatori della PM che le presidiano.

A nulla vale la consolazione che solo per un soffio il video non ci restituisca questa volta immagini tragiche perché, se gli effetti finali di una condotta scriteriata sono stati solo di una grande paura, ciò è solo dovuto al caso o al senso recondito di prudenza che, mantenendo sempre alta la soglia d’attenzione, non dà per scontato nessun diritto, nessuna precedenza nella circolazione su strada.

Lo sa bene il motociclista che attraversando l’incrocio via di Mezzo – Caduti di Marzabotto col verde si è visto sfrecciare a pochi centimetri dallo scooter e gran velocità l’utilitaria grigia. Il filmato è agghiacciante: il rosso è ben presente su via Caduti di Marzabotto già da ben qualche secondo quando compare nell’inquadratura una Panda che accenna solo a un tardivo rallentamento prima di riprendere la corsa schivando mezzi e, fortunatamente, l’ incidente che avrebbe avuto esiti terribili.

RiminiE’ proprio la mancata precedenza, di cui il mancato rispetto delle prescrizioni semaforiche può essere considerato la punta di iceberg, ad essere in assoluto la maggior degli incidenti stradali. Percentuali da paura, che i dati confermano anche nei primi sei mesi di quest’anno: su 611 incidenti rilevati dalla Polizia municipale riminese nei primi sei mesi del 2018 ben il 20% è dovuto al mancato rispetto delle disposizioni del Codice della Strada prescritte sia nell’art. 145 “Precedenza”, sia nel 154 dedicato al “cambiamento di direzione o di corsia o altre manovre”.

“E’ un dato che ci preoccupa fortemente quello che emerge in questi primi sei mesi del 2018 – ha detto l’assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad – e che ci spinge a non abbassare la guardia nel contrasto ad azioni irresponsabili capaci di provocare morte e dolore. E lo faremo con una serie d’azioni sinergiche, dalla maggior severità nel controllo del rispetto delle norme del codice della strada, all’ampliamento di tutti i mezzi tecnologici che possano migliorare e rendere più efficace l’azione di controllo e contrasto, con un miglioramento strutturale della rete viaria come, ad esempio, con le rotatorie, ma anche con un’azione educativa nei confronti degli automobilisti, specie nei più giovani. Certo, continuando come stiamo facendo con l’opera d’educazione stradale verso i giovanissimi, ma anche sensibilizzando i luoghi deputati all’insegnamento e rispetto delle regole stradali come le scuole guida, che hanno proprio il compito diretto non solo di far superare ai propri allievi gli esami ma a trasformarli, col rispetto delle regole, negli automobilisti di domani.”