Sanità, dal Documento di Riorganizzazione Ospedaliera importanti conferme e novità per il Morgagni-Pierantoni

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Rinviato al 30 gennaio il voto sul testo relativo alla Rete Oncologica

forlì - piazza saffiFORLÌ – I Sindaci del territorio forlivese hanno votato in maniera unanime il sì al documento di riordino ospedaliero. Il voto favorevole, arrivato lunedì mattina in occasione della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria alla presenza dei Sindaci dell’intera Asl Romagna, è l’esito di un lavoro di analisi e di dibattito dopo la presentazione della prima bozza di riordino avvenuta l’estate scorsa. Dall’analisi e dall’incontro con i professionisti del territorio, amministratori, parti sociali e cittadini, è scaturito un documento forlivese che, nell’ottica del superamento dei campanilismi e della consapevolezza dell’importante passo che l’intera Romagna sta compiendo per una sanità estesa, efficiente e diffusa, ha proposto modifiche in larga parte recepite nel documento finale.
E’ stata confermata la vocazione oncologica e chirurgica del nostro territorio e non è stato tralasciato alcun Reparto, sia nell’analisi, sia nell’elaborazione delle proposte.
L’Ospedale Morgagni-Pierantoni sarà, infatti, in grado di fornire più prestazioni e servizi, con il mantenimento e il potenziamento di quelli esistenti, coordinandosi con gli altri territori. Nel presidio forlivese verranno aggiunti 28 posti letto, di cui 8 nel reparto di Medicina Interna, 2 in Gastroenterologia, 8 internistici polifunzionali e 10 in area chirurgica.
A Forlì si concentrerà l’Unità Operativa complessa di Senologia, che avrà funzione di coordinamento anche per le Unità di Santarcangelo e di Ravenna. Altra novità sempre per le donne, si concentrerà nell’ospedale di Forlì, insieme con Rimini, la Ginecologica Oncologica, con gli interventi di maggiore complessità su utero e ovaie.
Stessa cosa si prevede per Chirurgia Toracica, con l’Unità complessa assegnata a Forlì che coordinerà anche i reparti di Riccione e Ravenna.
Per quanto riguarda Nefrologia, che nella prima bozza di riordino era considerata Unità Semplice, si è ritenuto opportuno che – data la vocazione oncologica di Forlì e quella traumatologica di Cesena – debba essere presente sul territorio provinciale almeno una Unità Complessa, che è stata assegnata a Forlì, con articolazione su Cesena.
Altre novità positive riguardano la Riabilitazione che ottiene lo status di Unità Complessa (nella bozza iniziale era articolazione di Cesena), con tanto di primario, e il mantenimento dell’Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica.
Confermata la vocazione di Chirurgia Oncologica, con Forlì polo di riferimento per la Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica e la nascita di una unica Unità Complessa di “Chirurgia Generale ed Oncologica” (dall’unione di altre due Chirurgie) che si affiancherà a “Chirurgia Endocrinologica”. Il documento conferma anche l’Unità complessa di Ortopedia e assegna a Forlì la specializzazione Osteo-Oncologica. Per quanto riguarda Cardiologia, rimane l’Unità Complessa sede di Emodinamica h24 ed è prevista la nascita di una équipe di Emodinamica che opererà negli ospedali di Forlì e Cesena. Sul versante dell’infanzia, l’Asl si propone di estendere anche all’ospedale di Forlì l’attività di Chirurgia a bassa complessità e ambulatoriale svolta dall’équipe di Chirurgia Pediatrica di Rimini.
Rimangono invariati gli altri servizi già offerti, mentre Neurologia e Malattie Infettive diventeranno Unità Semplici.
In occasione del voto, i Sindaci hanno chiesto all’Asl e all’intera CTSS un monitoraggio continuo del processo e una attenzione ai percorsi ospedalieri e sul territorio che metta sempre al centro i pazienti. Si è chiesta anche una continua collaborazione con i professionisti perché il confronto costante possa veramente portare al meccanismo virtuoso di valorizzazione delle esperienze, miglioramento di strutture e servizi, e implementazione dell’offerta che l’Ausl Romagna si propone nella sua opera di razionalizzazione.
Ora i Sindaci della Romagna Forlivese si aspettano con rapidità le nomine dei primari di struttura complessa oggi occupati da facenti funzione, le stabilizzazioni e le assunzioni del personale necessario a far funzionare al meglio la struttura ospedaliera e gli investimenti in progetti di ristrutturazione e gli acquisti di strumentazioni previste.
Prosegue, invece, il confronto sul documento sulla Rete Oncologica Romagnola, che verrà portato all’esame della Conferenza Socio Sanitaria il prossimo 30 gennaio.