Rimini , Assistente in famiglia

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172 le famiglie incontrate, 305 le assistenti coinvolte. 73 i contratti stipulati tramite lo sportello del distretto nord. 250 le persone frequentanti il corso di auto formazione

RIMINI – Nei primi otto mesi del 2015 sono state 172 le famiglie, e 305 le assistenti familiari che si sono rivolte al servizio “assistente in famiglia” del distretto socio sanitario di Rimini nord, quello composto dai Comuni di Rimini, Bellaria-Igea Marina e da quelli della Unione dei Comuni Valmarecchia (Santarcangelo, Verucchio, Poggio – Torriana, Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello). 73 i contratti stipulati incrociando le esigenze delle famiglie e le disponibilità delle assistenti familiari. Questi i buoni risultati già emersi da un progetto nato per dare risposta a bisogni sempre più diffusi sul nostro territorio.
Il Servizio infatti, da una parte, supporta la persona non autosufficiente, o parzialmente non autosufficiente, e la sua famiglia nella scelta di permanenza nel proprio domicilio e, contemporaneamente, offre sostegno alle assistenti familiari con l’obiettivo di qualificare il loro lavoro di cura e avviare un percorso di progressiva integrazione del loro lavoro nella rete dei servizi socio-sanitari. In concreto gli operatori accolgono le domande di assistenza segnalate dalle famiglie e le disponibilità delle aspiranti assistenti familiari. Attraverso un’’attività di informazione, verifica e filtro, gli addetti al servizio predispongono le proposte di incrocio domanda offerta per soddisfare le esigenze espresse dalle famiglie.

Sempre in tema assistenziale il progetto “Bada bene”, promosso dalla Regione Emilia Romagna, ha visto la partecipazione di 250 persone ad un programma di auto formazione per le assistenti e la certificazione, tramite momenti di qualificazione con esperti, di circa trenta assistenti. Le materie trattate sono diverse e variegate come: l’assistenza alla persona anziana in termini di supporto nelle attività della vita quotidiana, la sua movimentazione, l’alimentazione, i diversi regimi dietetici, la demenza, la cura e l’igiene della casa. (L’intervento si è svolto su entrambi i distretti e la partecipazione è stata la medesima).

“Numeri importanti – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega ai servizi educativi del Comune di Rimini – che testimoniano una necessità sempre più spiccata nella nostra comunità; Il lavoro di cura dei nostri anziani o comunque di persone non autosufficienti. A farlo sono le cosi dette badanti, spesso straniere, persone che hanno un ruolo delicatissimo. Nel proporre il servizio abbiamo dato forza ad alcuni concetti fondamentali, come la regolamentazione di questo impiego, e la valutazione delle caratteristiche professionali, ma anche umane e relazionali delle assistenti che si propongono alle nostre famiglie. Si evidenzia anche un ritorno di disponibilità al lavoro di cura da parte di italiane. Rispetto alle straniere però si tratta di una disponibilità a ore, spesso diurna o anche notturna, ma mai insieme. Mentre la richiesta da parte delle famiglie è sempre più globale, 24 ore al giorno, in convivenza. Su questo aspetto sono ancora le badanti straniere quelle che offrono la maggiore disponibilità ”.