Question Time, chiarimenti sulla sicurezza in zona universitaria

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BolognaBOLOGNA – L’assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d’attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla sicurezza in zona universitaria.

Domanda d’attualità della consigliera Borgonzoni
“Alla luce degli avvenimenti accaduti in città, dopo che il CUA ha contestato con violenza la presenza dei tornelli nell’aula studio di via Zamboni 36 e delle manifestazioni dei giorni successivi e dei disagi creati a cittadini ed esercenti e il massiccio dispiego di energie da parte delle Forze dell’Ordine, compresa la Polizia Municipale. Sono a chiedere quale pensiero ha in merito la Giunta e quali strumenti vuole mettere in campo per arginare una protesta che è scaturita in atti che poco hanno a che fare con la democrazia e il dialogo. Se tale tema è oggetto del Tavolo Provinciale della Sicurezza e se il Sindaco non ritenga che tali comportamenti scaturiscano anche dal lassismo messo in campo da anni su quella zona da parte dell’amministrazione e sui comportamenti illeciti di certi suoi frequentanti, quali i collettivi stessi. Se non ritenga altresì sconcertante che proprio su quelle persone che creano caos in città, si è venuti ad apprendere che troppo spesso il lavoro delle Forze dell’Ordine, viene vanificato da processi che finiscono in “scadenza dei termini” o non vanno oltre il primo grado”.

Risposta dell’assessore Malagoli
“Gentile consigliera Borgonzoni,
Il tema che lei sottopone è, ovviamente, all’attenzione del Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica che si è riunito nella giornata di ieri e ha affrontato la questione delle recenti proteste che lei ricorda nella sua domanda.
Credo che lei abbia anche avuto modo di leggere le dichiarazioni del Sindaco in merito alla protesta del collettivo Cua, dichiarazioni sulle quali non ho nulla da aggiungere.
Quanto al resto della sua domanda, sarebbe bene evitare la polemica pretestuosa per rimanere ai fatti.
L’Amministrazione comunale sta affrontando le problematiche di piazza Verdi a vari livelli: con il coordinamento con le forze dell’ordine nelle attività di repressione, la Polizia Municipale è impegnata in particolare sulla vendita abusiva di alcolici, nel lavoro con l’Università per la riqualificazione della zona e attraverso le attività del Teatro Comunale sempre più aperto alla città.
A differenza di altri esponenti politici, noi non crediamo che per risolvere i problemi di quella zona serva l’insetticida.
Quanto, poi, al tema dei procedimenti penali pendenti che finiscono in prescrizione o non vanno oltre il primo grado, suppongo che anche lei abbia letto le affermazioni del Procuratore Capo Amato, il quale intende imprimere una svolta ai tempi dei procedimenti per quanto, ovviamente, gli compete. Non spetta quindi a noi dare giudizi sull’attività della Magistratura che, come lei certamente saprà, agisce nell’autonomia che la nostra Costituzione le attribuisce”.