Provincia di Modena, annata agraria 2015

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Fatturato più 10 per cento. Muzzarelli: “modello da tutelare e valorizzare”Provincia di Modena

MODENA  – Le prime stime sull’annata agraria 2015 indicano una crescita della produzione lorda vendibile del 10,7 per cento rispetto al 2014, grazie soprattutto ai risultati positivi della frutta, in particolare delle pere e dell’uva (vedi comunicato n. 650). Nel 2015 il fatturato agricolo modenese si attesta a 489 milioni di euro.
Nel commentare i dati intervenendo, lunedì 9 novembre, all’iniziativa dedicata al comparto agricolo della Banca popolare dell’Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena ha sottolineato che «Expo lascia un’eredità importante da rinnovare e coltivare e un’importante responsabilità: preservare un modello agricolo alla cui base abbiamo il lavoro di tanti agricoltori e delle loro famiglie in piccole e medie aziende agricole; sono loro i custodi delle “buone pratiche” che consentono a Modena e alla sua Provincia di vantare alcuni invidiabili primati: non solo il più alto numero di dop e igp ma anche un’agricoltura che offre una produzione lorda vendibile ai vertici europei e tra le prime in Italia. Un paniere ricco e differenziato composto da prodotti unici e preziosi da tutelare e valorizzare, senza trascurare il fatto che l’impegno dei nostri agricoltori garantisce una maggiore sicurezza del territorio».
Analizzando i dati risulta che nel 2015 il latte vaccino si conferma la prima produzione agricola modenese con 131 milioni di euro di fatturato (27 per cento della produzione lorda vendibile) seguita a breve distanza dal pero con 122 milioni (25 per cento) e dalla vite che con i suoi 64 milioni (il 13 per cento di incidenza sulla produzione lorda vendibile modenese) si conferma terza.
Il settore vegetale cresce del 19,8 per cento, mentre il settore zootecnico subisce una flessione dello 0,5 per cento rispetto all’annata precedente, imputabile soprattutto al settore lattiero caseario che registra anche quest’anno un meno 1,7 per cento del valore della produzione.
All’interno del settore vegetale, che rappresenta il 59,8 per cento della produzione agricola provinciale, i cereali registrano una flessione del 10,6 per cento rispetto all’annata precedente, confermando una tendenza al ribasso degli investimenti di superficie (meno 2,9 per cento rispetto al 2014, con il granoturco che ha registrato un calo delle superfici del 9,5 per cento) e delle produzioni (meno 12,2 per cento rispetto all’anno precedente), con prezzi di mercato sostanzialmente fermi a quelli del 2014.

Nel dettaglio dei dati sulle prime stime dell’annata agraria modenese 2015 emerge che il comparto frutticolo, nonostante gli eventi calamitosi che si sono verificati nel territorio provinciale, si attesta su una crescita del 31,8 per cento. In particolare il pero registra una crescita del 49,2 per cento rispetto all’annata precedente esclusivamente determinato dalla crescita dei prezzi di mercato. Anche per la vite è stata una buona annata. Lenta ma costante la crescita della superficie a vigneto, che si è unita alla crescita della produzione, (più 8,5 per cento) e ad una ottima qualità, che lascia presagire un prodotto vinicolo interessante e remunerativo.
Il comparto orticolo registra un aumento del 10,7 per cento rispetto al 2014. I prezzi di mercato sono stati maggiori del 2014 per quasi tutte le colture, grazie anche alla stagione calda che ha favorito il consumo di ortaggi freschi. In particolare il cocomero, nonostante un calo delle superfici investite, ha avuto quest’anno un aumento del valore della produzione lorda vendibile del 43,1 per cento, determinata dall’aumento dei prezzi e dalle buone rese.
In calo anche il fatturato delle coltivazioni industriali (come la barbabietola e la soia) del quattro per cento, avendo risentito più di altre colture della siccità estiva, anche se sono aumentate le superfici coltivate ed i prezzi di mercato risultano in crescita rispetto al 2014.
Il comparto zootecnico, che rappresenta il 40,3 per cento della produzione agricola complessiva modenese, registra anche nel 2015 una flessione (0,3 per cento rispetto al 2014). Questo calo, anche se lieve costituisce una conferma dalla crisi del settore, considerato che nell’anno precedente il calo era stato del 13 per cento rispetto all’anno 2013 e che, comunque, permangono numerosi problemi sia di mercato che di remuneratività per gli allevatori.
Si riducono il numero di vacche da latte e quindi il latte prodotto a Modena (meno 1,7 per cento) con prezzi sostanzialmente stabili rispetto al 2014.
Il settore carni cresce leggermente nel 2015 (più tre per cento), in particolare è cresciuto il numero di suini allevati mentre il prezzo cala ulteriormente.