Piacenza: “Pedalando un Po”

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Tra le sponde piacentine, Cremona e Lodi per valorizzare, insieme, il Grande Fiumelogo comune Piacenza

PIACENZA – Entra nel vivo il progetto “Pedalando un Po” presentato dai Comuni di Piacenza (capofila), Calendasco, Caorso, Monticelli d’Ongina, Castelvetro Piacentino, Villanova sull’Arda e Cremona, unitamente alla Provincia di Lodi e alla Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina. Obiettivo, rafforzare il rapporto di collaborazione istituzionale creando un sistema integrato di itinerari tematici, attrezzati con servizi di noleggio biciclette, ciclofficine e servizi per cicloturisti. “E’ la prima iniziativa su area vasta – spiega l’assessore alla Valorizzazione del Grande Fiume, Giorgio Cisini – che fa seguito alla fattiva collaborazione avviata con il Comune di Cremona e la Provincia di Lodi, formalizzata attraverso il Protocollo d’intesa siglato a Cremona l’8 ottobre scorso: un accordo mirato proprio a promuovere il superamento della dualità, nell’approccio al fiume, tra dimensione strettamente locale e dimensione complessiva d’asta, per la costruzione di azioni condivise”.
“Proprio per le sue finalità in sintonia con il piano interregionale di valorizzazione turistica del Po – precisa Cisini – il progetto ha ottenuto il cofinanziamento dall’assessorato al Turismo e Commercio dell’Emilia Romagna. Nell’arco di vent’anni, infatti, la Regione ha indirizzato finanziamenti mirati e adottato piani di sviluppo per la riqualificazione e promozione dell’area fluviale: in particolare, con il programma speciale d’area ‘Po fiume d’Europa’ (legge regionale 30/96) e con il progetto interregionale ‘Valorizzazione turistica del fiume Po’ (legge 135/01), sono state realizzate azioni di coordinamento tra le quattro Regioni attraversate dal Po (Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto), orientate a una valorizzazione integrata delle potenzialità turistiche del Grande Fiume”.
Dal progetto interregionale è scaturita un’approfondita indagine di mercato, “Kpl Po”, che evidenzia “come esistano – rimarca l’assessore Cisini – tutti gli elementi per far sì che i territori affacciati sul Po possano costituire una meta allettante per ospiti e visitatori, così come avviene in altri Paesi con i rispettivi grandi fiumi: abbiamo città d’arte, parchi naturali, una tradizione gastronomica tipica e conosciuta a livello mondiale, itinerari religiosi, luoghi legati a personaggi famosi come Giuseppe Verdi, una rete di piste ciclabili che ormai collega, in modo pressoché continuo, la sorgente alla foce, su ambedue le sponde”.
Nella stessa direzione, sottolinea Cisini, andava il “Protocollo d’intesa per la valorizzazione e promozione turistica del patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico del territorio fluviale del Po nel piacentino”, sottoscritto a Piacenza il 26 marzo 2014 tra i rappresentanti dei Comuni rivieraschi del Po e degli enti, associazioni e organizzazioni maggiormente rappresentativi in ambito locale: “Anche questo documento è un risultato concreto delle azioni e iniziative attuate nell’ambito del progetto interregionale di sviluppo turistico gestito dalla Regione Emilia Romagna, in qualità di capofila, con Piemonte, Lombardia e Veneto. Senza dimenticare che tra gli obiettivi del Protocollo vi è una riqualificazione ambientale e paesaggistica diffusa, attraverso interventi finalizzati alla valorizzazione dei percorsi fluviali, della ciclovia del Po e delle risorse naturali, culturali e turistiche connesse, lavorando in stretto raccordo con i territori interessati dal corso del fiume anche in altre Province”.
Il progetto “Pedalando un Po”, conclude l’assessore Cisini, “non si esaurisce però con la realizzazione delle azioni in esso previste. C’è infatti la volontà di proseguire lungo la strada della compartecipazione e della collaborazione tra assessorati regionali, enti locali, associazioni, organizzazioni, imprese e soggetti diversi, sia per risolvere i problemi che in parte sussistono e che impediscono lo sviluppo turistico completo (ad esempio gli ostacoli alla navigazione), sia per potenziare ancora di più un’offerta turistica coordinata e unitaria di tutto il corso regionale del fiume (da Piacenza al Delta) valorizzandone tutte le peculiarità paesaggistiche, culturali, naturalistiche e gastronomiche”.