Gli interventi di miglioramento sismico sono iniziati i primi di luglio e stanno procedendo secondo il programma stabilito, come è stato verificato, in un sopralluogo, da parte dell’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, dell’ingegner Fulvio Vignola di Parma Infrastrutture e dei consiglieri comunali Leonardo Spadi e Valeria Ronchini.
Per la messa in sicurezza dell’edificio il Comune ha stanziato 510 mila euro.
Quando ritorneranno a settembre, bambini e insegnanti troveranno una struttura rinnovata e più sicura.
Obiettivo dell’intervento è quello di aumentare la sicurezza strutturale dell’edificio esistente, attraverso interventi di miglioramento sismico, ealizzati nel periodo estivo in modo da non creare problemi sull’attività didattica e rendere fruibile la struttura alla riapertura del nuovo anno scolastico, in settembre.
Il primo stralcio dei lavori ha visto l’inserimento di strutture metalliche in acciaio nel corpo semicilindrico che ospita gli spazi comuni, per rendere sicura la struttura da un punto di vista sismico.
A questo si aggiunge il consolidamento del tetto in acciaio semicircolare con il rinforzo della struttura con tubolari in acciaio, in modo da irrobustire il tetto e nel contempo alleggerirlo.
E’ stato programmato anche il rinforzo delle travi in cemento armato tramite l’impiego di fibre di carbonio.
Sono poi state demolite alcune pareti in muratura interne considerate vulnerabili ai fini sismici, per le quali si prevede la ricostruzione con pareti in tripla lastra di gesso-fibra e sottostruttura metallica.
In tema di efficientamento energetico è prevista la sostituzione degli infissi e la coibentazione degli spazi.
Negli stralci successivi gli interventi di miglioramento sismico interesseranno la copertura sopra le sezioni non incluse nel primo stralcio, in modo da conferire adeguata rigidezza ai piani orizzontali dell’intero complesso.
Per eliminare la deformabilità della struttura sono state progettate delle controventature in acciaio, disposte nelle zone periferiche.
Sono previsti interventi di fasciatura dei nodi di congiunzione fra travi e pilastri in calcestruzzo, con fibre in PBO (poliparafenilenbenzobisoxazolo), al fine di raggiungere un miglioramento della resistenza dei nodi stessi alle sollecitazioni provocate dalle forze sismiche, alcune murature in laterizio verranno consolidate tramite l’applicazione di intonaco armato sui due lati.
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