Bologna

Istituzione Bologna Musei, gli appuntamenti dal 17 al 23 giugno

BOLOGNA – Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.

Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.

Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 17 a giovedì 23 giugno.

IN EVIDENZA

venerdì 17 giugno

ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“EX”

Inaugurazione della mostra ideata dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e ospitata dal MAMbo, a cura di Valerio Dehò e Carmen Lorenzetti. Opere di Riccardo Baruzzi, Paolo Chiasera, Flavio de Marco, Michael Fliri.

L’esposizione prosegue fino al 17 luglio 2016.

Ingresso all’inaugurazione: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 23 giugno

ore 18: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

“La passione di Cleopatra. Visioni e maschere di Arnaldo Pomodoro”

Inaugurazione della mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, in occasione della mostra “Egitto. Splendore Millenario”.

Preludio scenico di Paola Goretti.

La mostra prosegue fino al 18 settembre 2016.

Ingresso all’inaugurazione: gratuito

Info: www.museibologna.it/musica

PER I BAMBINI

Estate al museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei

Durante l’estate bambini e ragazzi da 5 a 13 anni possono vivere una nuova esperienza a partire dai grandi eventi espositivi e dal ricco patrimonio culturale dell’Istituzione.

Per questa edizione viene proposto un programma completamente rinnovato.

Quattro moduli si susseguono nel corso dei mesi, differenziandosi per temi affrontati, attività ed esperienze proposte.

I campi estivi, gestiti dal Dipartimento educativo MAMbo, prevedono visite e attività in più musei, con l’obiettivo di trasmettere al pubblico un’idea di museo diffuso sul territorio, promuovere un’educazione alla cultura di tipo interdisciplinare e offrire ai cittadini un servizio di qualità.

I campi estivi si svolgono dal 6 giugno al 9 settembre 2016, tutte le settimane dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 17. Nella settimana di Ferragosto solo dal 16 al 19 agosto.

Per la settimana dal 20 al 24 giugno il tema proposto è “Siamo fatti così?”

Una settimana dedicata all’indagine reale e metaforica del proprio corpo. Grazie ad un suggestivo allestimento appositamente ideato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, alle opere di artisti contemporanei, alle pagine di affascinanti libri anatomici e attraverso una serie di laboratori, insieme ai bambini indagheremo in maniera scientifica e “artistica” i vari organi e le diverse parti di cui siamo fatti.

La settimana si concluderà con la costruzione di un grande corpo collettivo e un’esclusiva lezione anatomica condotta dai partecipanti.

Ingresso: € 185,00 a settimana per partecipante comprensivi di: attività didattiche, materiali di consumo, kit di lavoro, pranzo, merenda.

Sconto del 20% per le iscrizioni ad almeno due settimane o per più fratelli. Tariffe differenziate per settimane Teens e Ferragosto.

Info, programma completo e prenotazioni: tel. 051 6496628 (da martedì a venerdì dalle 10 alle 14) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

domenica 19 giugno

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Caccia grossa! Sulle tracce degli animali dell’antico Egitto”

Visita animata per bambini da 6 a 7 anni, a cura degli archeologi di Aster.

Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 dal lunedì precedente l’evento.

Ingresso: € 6,00 + € 1,00 di prevendita. Un accompagnatore per ogni bambino riceverà un biglietto gratuito del Museo Civico Archeologico

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

In occasione di Biografilm Festival

“Workshop per bambini con Chiara Vigo”

Workshop per bambini da 5 a 11 anni con Chiara Vigo, tenuto in collaborazione con il Dipartimento educativo MAMbo.

Chiara Vigo è Maestro di bisso: unica depositaria al mondo dei segreti della raccolta e della lavorazione della seta del mare, un filo prezioso che non si compra e non si vende perché appartiene al mare.

I genitori se lo desiderano possono partecipare in contemporanea alla “Visita guidata alla Manifattura delle Arti”.

Ingresso: gratuito fino a esaurimento posti

Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 17 giugno

ore 19: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”

Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.

Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).

Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 20.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

In occasione di bè bolognaestate 2016

“Sound and fury. Shakespeare/Faulkner”

A cura di Archivio Zeta. Drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni.

“Sound and fury” è un’installazione performativa itinerante, con la partecipazione di un gruppo di cittadini, che dal cortile del Conservatorio di Musica “G.B. Martini” si muoverà verso il Museo della Musica: un’azione teatrale che si ispira alle tecniche di smontaggio e rimontaggio frammentario della realtà messe in atto dalla scrittura di William Faulkner a partire da “L’urlo e il furore” (The Sound and the Fury), opera sperimentale che a sua volta nasce come diramazione da un verso del Macbeth: un materiale in divenire in cui le voci aprono nuovi spazi sonori e nuove scenografie interiori fino all’ultima sillaba del tempo registrato.

La coscienza è al bando in Macbeth, in quest’uomo nuovo che vuole conoscere l’Universo, che mette in discussione le sacre regole del cosmo, che ha paura dell’ignoto e che la conoscenza porterà all’orrore e alla distruzione degli altri, di sé, della natura.

Da dove è venuto e dove ci ha condotto tutto questo male? Macbeth per noi è anche l’uomo che varcherà l’oceano e che, con mani sporche di sangue, costruirà il Nuovo Mondo. Mondo che William Faulkner nella sua opera ha raccontato e indagato fin dalle origini in tutta la sua complessità. Sarà quindi un furioso viaggio dalla Scozia al Mississippi.

Dopo lo spettacolo è prevista una visita al museo e all’esposizione dei preziosi libretti originali del Macbeth custoditi nel caveau.

“Sound and fury” è un preludio al progetto artistico di Archivio Zeta dedicato a Macbeth di William Shakespeare, che debutterà al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa il 6 agosto 2016.

Acquisto del biglietto e ritrovo alle ore 20 presso il Conservatorio di Musica “G.B. Martini”, Piazza Rossini 2.

Prenotazione obbligatoria al 334 9553640.

Ingresso: € 8,00

Info: www.museibologna.it/musicawww.archiviozeta.eu

sabato 18 giugno

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”

Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.

Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).

Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 21: “Cantare l’Egitto”

Concerto del Coto Athena, diretto da Marco Fanti.

Il Coro Athena propone un’appuntamento musicale dedicato alla mostra “Egitto. Splendore Millenario”, aperta fino al 17 luglio presso il Museo Archeologico.

Con Valentina Bazzocchi, pianoforte; Luca Bauce, bassus. E con la partecipazione del Piccolo Coro Athena.

Musiche di Handel, Mendelssohn, Mozart e Bruch.

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 20.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

In occasione di bè bolognaestate 2016

“Sound and fury. Shakespeare/Faulkner”

A cura di Archivio Zeta. Drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni.

“Sound and fury” è un’installazione performativa itinerante, con la partecipazione di un gruppo di cittadini, che dal cortile del Conservatorio di Musica “G.B. Martini” si muoverà verso il Museo della Musica: un’azione teatrale che si ispira alle tecniche di smontaggio e rimontaggio frammentario della realtà messe in atto dalla scrittura di William Faulkner a partire da “L’urlo e il furore” (The Sound and the Fury), opera sperimentale che a sua volta nasce come diramazione da un verso del Macbeth: un materiale in divenire in cui le voci aprono nuovi spazi sonori e nuove scenografie interiori fino all’ultima sillaba del tempo registrato.

La coscienza è al bando in Macbeth, in quest’uomo nuovo che vuole conoscere l’Universo, che mette in discussione le sacre regole del cosmo, che ha paura dell’ignoto e che la conoscenza porterà all’orrore e alla distruzione degli altri, di sé, della natura.

Da dove è venuto e dove ci ha condotto tutto questo male? Macbeth per noi è anche l’uomo che varcherà l’oceano e che, con mani sporche di sangue, costruirà il Nuovo Mondo. Mondo che William Faulkner nella sua opera ha raccontato e indagato fin dalle origini in tutta la sua complessità. Sarà quindi un furioso viaggio dalla Scozia al Mississippi.

Dopo lo spettacolo è prevista una visita al museo e all’esposizione dei preziosi libretti originali del Macbeth custoditi nel caveau.

“Sound and fury” è un preludio al progetto artistico di Archivio Zeta dedicato a Macbeth di William Shakespeare, che debutterà al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa il 6 agosto 2016.

Acquisto del biglietto e ritrovo alle ore 20 presso il Conservatorio di Musica “G.B. Martini”, Piazza Rossini 2.

Prenotazione obbligatoria al 334 9553640.

Ingresso: € 8,00

Info: www.museibologna.it/musicawww.archiviozeta.eu

domenica 19 giugno

ore 16: Manifattura delle Arti – via Don Minzoni 14

“Visita guidata alla Manifattura delle Arti”

Il MAMbo sorge in una zona della città detta Manifattura delle Arti, ad avvalorare simbolicamente l’idea che il museo è centro di produzione, sperimentazione e innovazione culturale. L’area era originariamente adibita ad attività produttive e commerciali.

La visita introduce all’ex Forno del Pane che ospita il MAMbo per proseguire in una passeggiata alla scoperta della Manifattura delle Arti e della sua trasformazione da polo industriale a polo culturale.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (se in caso di maltempo la visita si tenesse all’interno della Collezione Permanente MAMbo). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 (eventuale ingresso al museo gratuito)

Info: www.mambo-bologna.org

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”

Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.

Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).

Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 20.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34

In occasione di bè bolognaestate 2016

“Sound and fury. Shakespeare/Faulkner”

A cura di Archivio Zeta. Drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni.

“Sound and fury” è un’installazione performativa itinerante, con la partecipazione di un gruppo di cittadini, che dal cortile del Conservatorio di Musica “G.B. Martini” si muoverà verso il Museo della Musica: un’azione teatrale che si ispira alle tecniche di smontaggio e rimontaggio frammentario della realtà messe in atto dalla scrittura di William Faulkner a partire da “L’urlo e il furore” (The Sound and the Fury), opera sperimentale che a sua volta nasce come diramazione da un verso del Macbeth: un materiale in divenire in cui le voci aprono nuovi spazi sonori e nuove scenografie interiori fino all’ultima sillaba del tempo registrato.

La coscienza è al bando in Macbeth, in quest’uomo nuovo che vuole conoscere l’Universo, che mette in discussione le sacre regole del cosmo, che ha paura dell’ignoto e che la conoscenza porterà all’orrore e alla distruzione degli altri, di sé, della natura.

Da dove è venuto e dove ci ha condotto tutto questo male? Macbeth per noi è anche l’uomo che varcherà l’oceano e che, con mani sporche di sangue, costruirà il Nuovo Mondo. Mondo che William Faulkner nella sua opera ha raccontato e indagato fin dalle origini in tutta la sua complessità. Sarà quindi un furioso viaggio dalla Scozia al Mississippi.

Dopo lo spettacolo è prevista una visita al museo e all’esposizione dei preziosi libretti originali del Macbeth custoditi nel caveau.

“Sound and fury” è un preludio al progetto artistico di Archivio Zeta dedicato a Macbeth di William Shakespeare, che debutterà al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa il 6 agosto 2016.

Acquisto del biglietto e ritrovo alle ore 20 presso il Conservatorio di Musica “G.B. Martini”, Piazza Rossini 2.

Prenotazione obbligatoria al 334 9553640.

Ingresso: € 8,00

Info: www.museibologna.it/musicawww.archiviozeta.eu

martedì 21 giugno

ore 17: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Quarto d’ora accademico”

Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.

Ingresso: biglietto mostra o museo

Info: www.museibologna.it/archeologico

mercoledì 22 giugno

ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18

In occasione della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di bè bolognaestate 2016

“Splendida Certosa. Il meglio dell’arte tra Otto e Novecento”

Sale meravigliose, capolavori di marmo, colossi di bronzo, variopinti mosaici. Una passeggiata per scoprire il meglio della Certosa, che ha incantato scrittori, nobildonne, regnanti e pontefici. Ed un saluto ad alcuni personaggi che hanno fatto la storia d’Italia.

A cura dell’Associazione Culturale Didasco.

Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio e sera).

Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).

La visita si terrà anche in caso di maltempo.

Iniziativa rivolta esclusivamente ai soci dell’Associazione Amici della Certosa, con possibilità di associarsi al momento della visita guidata. Quota associativa € 10,00, prima visita in regalo.

Tutti i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna riceveranno un omaggio all’ingresso.

Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 23 giugno

ore 17: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Quarto d’ora accademico”

Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.

Ingresso: biglietto mostra o museo

Info: www.museibologna.it/archeologico

MOSTRE

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14

“M+M. 7 giorni”, fino al 31 luglio 2016

L’esposizione, curata da Laura Carlini Fanfogna e Gino Gianuizzi, apre l’edizione 2016 di Biografilm Festival.

L’installazione è costituita da sette episodi, uno per ogni giorno della settimana, che si ispirano a scene di celebri film girati tra gli anni ’60 e gli anni ’80: “Shining”, 1980, di Stanley Kubrick per Lunedì; “Il marito della parrucchiera”, 1990, di Patrice Leconte per Martedì; “Un uomo, una donna”, 1966, di Claude Lelouch per Mercoledì; “Francesco”, 1988, di Liliana Cavani per Giovedì; “Tenebre”, 1982, di Dario Argento per Venerdì; “La febbre del sabato sera”,1977, di John Badham per Sabato; “Il disprezzo”, 1963, di Jean-Luc Godard per Domenica.

Il progetto si è sviluppato tra il 2009 e il 2015 ed è stato concepito fin dall’inizio per avere una gestazione prolungata, con un unico protagonista, l’attore austriaco Christoph Luser, che vediamo nella sua evoluzione dai 28 ai 34 anni, il quale si confronta, nell’ambito dei 7 giorni consecutivi, con alcune situazioni ambigue e dai toni emotivi contrastanti nella loro apparente quotidianità.

La doppia narrazione simultanea di ogni giornata/scena, alternata alla successiva con una proiezione su quattro canali, crea un effetto enigmatico e inatteso in virtù della presentazione antinomica e coinvolge lo spettatore con un effetto includente e immersivo.

Info: www.mambo-bologna.org

“EX” 18 giugno-17 luglio 2016

Nell’ambito della settimana di eventi “Opentour” che prosegue fino al 19 giugno, l’Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo presentano la mostra “EX”, ospitata nella sala della Collezione Permanente MAMbo che espone abitualmente “Funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, attualmente in prestito.

L’esposizione, curata dai docenti dell’Accademia Valerio Dehò e Carmen Lorenzetti, propone i lavori di un gruppo di quattro giovani artisti che sono stati allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e dell’associata Accademia di Ravenna: Riccardo Baruzzi (1976), Paolo Chiasera (1978), Flavio de Marco (1975), Michael Fliri (1978).

Sono state selezionate alcune opere recenti: Baruzzi propone due quadri in cui l’essenzialità del segno è traccia dell’evento performativo che lo genera; Chiasera intesse un dialogo tra i suoi tre quadri schermo e il vuoto lasciato dal dipinto di Guttuso temporaneamente assente; de Marco costruisce la sua dialettica tutta all’interno del concetto di immagine come finestra sul mondo nel quadro e nel world wide web; Fliri lavora, tramite la scultura e la fotografia, sul concetto di maschera che costituisce il confine tra il sé e il mondo occultando o svelando il mistero dell’essere.

I quattro artisti all’interno del percorso di “Opentour” diventano quindi un punto di arrivo esemplare, sia per lo sguardo degli studenti che guardano al loro futuro, sia per la città che riannoda così i fili della memoria di un’antica istituzione come l’Accademia.

L’iniziativa si inscrive all’interno di una convenzione che l’istituzione accademica ha sottoscritto con l’Istituzione Bologna Musei | MAMbo che intende valorizzare e connettere le pratiche artistiche che si sono svolte e si svolgono all’interno dell’Accademia con quelle che il museo propone nell’ambito dell’esposizione, la promozione e la didattica dell’arte contemporanea.

Info: www.mambo-bologna.org

Villa delle Rose – via Saragozza 228/230

“Mahony. Ghosts and the self”, fino al 31 luglio 2016

Promuovere e valorizzare la giovane arte internazionale è l’obiettivo di “ROSE”, programma di residenze che il MAMbo ha avviato per l’anno 2016-2017.

Il progetto, curato da Giulia Pezzoli, coinvolge la Residenza per Artisti Sandra Natali e la sede espositiva di Villa delle Rose nelle quali gli artisti soggiornano e producono nuovi lavori, per arrivare all’allestimento e all’apertura di una mostra monografica.

Il primo periodo di residenza vede la presenza a Bologna del Mahony Collective, che presenta al pubblico un progetto di mostra dal titolo “Ghosts and the self”, scelto per la capacità di dare forma, attraverso un linguaggio ironico, a un’immagine della società europea contemporanea in cui gli elementi di un passato coloniale e di una storia di dominazione ed espansione culturale riaffiorano, apparentemente edulcorati da un’estetica essenziale e rarefatta, coerente con le tematiche trattate.

L’esposizione a Villa delle Rose si svolge nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna e include otto grandi installazioni che, attraverso la combinazione di media differenti, analizzano episodi esemplificativi delle contraddizioni che hanno caratterizzato la storia coloniale dell’Occidente, ponendole in relazione con gli aspetti più attuali della cultura contemporanea, ad oggi ancora rintracciabili nei dibattiti politici e nei conflitti sociali del presente.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5

“Educare con l’Arte”, fino al 15 luglio 2016

L’annuario 2015 dell’ALI – Associazione Liberi Incisori è dedicato al tema “Educare con l’arte”.

Nel volume sono state pubblicate oltre novanta incisioni appositamente realizzate da oltre cinquanta artisti, che in mostra sono rappresentati da un’opera ciascuno.

Le opere e le testimonianze degli artisti sono state mescolate a scritti originali di letterati, poeti e critici d’arte nazionali.

Questo ricco risultato di operosa creatività è stato suddiviso secondo suggestioni iconografiche, cui corrispondono altrettante sezioni della mostra: “Omaggio ad Angelo Venturoli”, “I Maestri”, “L’Arte (o le Arti)”, “I Percorsi” e “Occhi e Animi Attenti”.

L’esposizione rientra nell’ambito delle iniziative dedicate ai 190 anni dell’istituzione del Collegio Artistico Venturoli di Bologna, che fu fondato per iniziativa di Angelo Venturoli (1749-1821), protagonista dell’architettura bolognese neoclassica e progettista di monumenti ed architetture in Certosa.

L’ALI – Associazione Liberi Incisori, con sede sociale a Bologna, dal 2009 opera ponendo alla base dell’adesione dei soci non una omologazione di stili e linguaggi ma una rigorosa preparazione tecnica nella grafica originale.

Ogni anno l’Associazione pubblica un annuario dedicato a un tema, per il quale gli incisori elaborano sia opere originali sia una riflessione scritta attinente.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123

Dall’Archivio fotografico Aldini-Valeriani (1865-1965)”, fino al 30 giugno 2016

L’esposizione, promossa nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna, è dedicata all’Istituto Aldini-Valeriani, la scuola che ha formato generazioni di tecnici specializzati, protagonisti dello sviluppo industriale del territorio.

Le 44 immagini storiche in mostra, selezionate dall’Archivio fotografico conservato presso il Museo del Patrimonio Industriale, documentano un secolo di storia della più antica scuola tecnica bolognese, dal 1865 sino agli anni del boom economico.

Si tratta di due nuclei documentali che fanno riferimento a momenti importanti della storia della scuola.

Il primo nucleo riguarda la partecipazione, avvenuta tra il 1867 e il 1911, a esposizioni nazionali ed internazionali, dove l’Aldini portò testimonianza della pratica educativa messa in atto.

Questa fase è documentata dagli scatti di importanti fotografi bolognesi come Sorgato, Poppi e Lanzoni, che furono incaricati di ritrarre gli ambienti, gli apparati di laboratorio, le macchine, il lavoro degli studenti.

Il secondo nucleo testimonia invece l’evoluzione dell’Istituto sino al secondo dopoguerra, a partire dalla sua trasformazione in scuola-officina avvenuta con il trasferimento nel 1878 all’interno dei locali di Santa Lucia in via Castiglione, evoluzione che rappresenta la vera innovazione della proposta formativa delle Aldini.

L’alternanza tra teoria e pratica fu anche in questo caso documentata da alcuni dei più importanti Studi fotografici della città: Villani, Zagnoli e Fototecnica Bolognese.

Completano l’esposizione una selezione dei materiali provenienti dalla biblioteca e dall’Archivio Storico che, insieme ad esempi significativi di strumenti scientifici e di laboratorio tratti dalle collezioni storiche del museo, testimoniano l’importanza di questa scuola nella diffusione di una cultura tecnico-scientifica d’avanguardia.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Morandi – via Don Minzoni 14

“Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto”, fino al 26 giugno 2016
Ricostruire l’iter incisorio di Giorgio Morandi, attraverso un accurato e selezionato accostamento di matrici e delle corrispondenti stampe: è quanto si propone la mostra “Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto”, promossa nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.

L’incisione è un capitolo fondamentale dell’intera vicenda artistica di Giorgio Morandi che, sebbene sia più noto al grande pubblico per i dipinti, ne è stato un interprete straordinario, fra i più significativi di tutto il panorama europeo.

In collaborazione con l’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, la mostra presenta una selezione di quattordici matrici a cui vengono accostate le corrispondenti stampe in gran parte provenienti dalla collezione del Museo Morandi, a testimonianza dell’impegno con cui il maestro bolognese ha affrontato tale tecnica, che intendeva come ricerca artistica autonoma.

Il percorso espositivo mostra principalmente lastre selezionate e donate dallo stesso Morandi quando era ancora in vita, alle quali se ne aggiungono alcune che Carlo Zucchini, garante della donazione Morandi al Comune di Bologna, ha voluto donare nel 2010 alla Calcografia, tra cui “Natura morta in un tondo” del 1942, eseguita per le edizioni della Galleria Il Milione di Milano, data per distrutta nel catalogo generale delle stampe.

Sono inoltre esposti in bacheca il registro autografo delle tirature di Giorgio Morandi, l’acquaforte “Ritratto di Morandi” realizzata da Carlo Alberto Petrucci (Direttore della Calcografia romana dal 1933 al 1953) e alcune lettere che i due, legati da una profonda stima e amicizia, si scambiarono in un arco di tempo che va dal 1932 al 1959.

Nella sala espositiva è visibile per il pubblico anche il torchio calcografico originale di Giorgio Morandi.

Info: www.mambo-bologna.org

Morandi a vent’anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia”, fino al 26 giugno 2016
Il Museo Morandi propone, all’interno della propria collezione, un focus su un periodo poco conosciuto del percorso artistico morandiano: con “Morandi a vent’anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia” vengono resi visibili quattro capolavori dell’artista bolognese, tutti datati tra il 1913 e il 1915, provenienti dall’importante collezione d’arte milanese di Gianni Mattioli, dal 1997 in deposito a lungo termine presso la Peggy Guggenheim Collection di Venezia.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo Medievale – via Manzoni 4

“Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune”, fino al 17 luglio 2016

Nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna, il Museo Civico Medievale, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Bologna e il Comitato per Bologna Storica e Artistica, propone la mostra “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune” – curata da Massimo Medica e Giancarlo Benevolo – che per la prima volta presenta al pubblico i documenti principali della storia cittadina agli esordi delle sue istituzioni politiche e culturali.

L’esposizione è un percorso storico che guida alla comprensione dell’evoluzione di Bologna dalla crisi tardo antica e altomedievale alla grande ripresa della città dopo l’anno Mille fino al massimo sviluppo nel Duecento. Il percorso è articolato in sezioni tematiche, nelle quali vengono approfonditi i momenti che hanno segnato per sempre i caratteri di Bologna e dei suoi cittadini.

Dopo la “città retratta”, delimitata dalle Quattro Croci e dalle Mura di Selenite (secoli IV-X), alcuni oggetti preziosi, tra cui sculture, riccioli di pastorale, una mitria, un frammento di tessuto e alcune pagine miniate, evocano il successivo coinvolgimento della città e della sua Chiesa nello scontro tra il papato e l’impero sulla nomina dei vescovi (Lotta per le investiture). In tale contesto sono esposte rare testimonianze documentarie dei conti di Bologna (XI secolo), una immagine di Matilde di Canossa, signora della città e due plastici che ricostruiscono l’assetto della Rocca imperiale, distrutta dai Bolognesi nel 1115 all’indomani della morte di Matilde.

La Rocca, di cui il Palazzo Ghisilardi (sede del museo) conserva alcuni resti murari in Selenìte, fu sede dei funzionari matildici e imperiali che si opponevano al dinamismo politico ed economico della città ormai avviata ad affermare l’autonomia comunale. La cruenta ribellione dei Bolognesi, evocata in mostra dalla riproduzione di un armato del XII secolo, fu perdonata dall’imperatore Enrico V che fece ai cittadini (“concives”) alcune importanti concessioni mediante il famoso diploma del 15 maggio 1116. Questo documento, esposto in mostra rilegato nel celebre Registro Grosso, fu considerato più tardi la base della legittimazione dell’autogoverno bolognese e quindi il primo riconoscimento ufficiale del Comune.

Da qui vengono ripercorse le fasi istituzionali del Comune a partire dai consoli (1123), l’espansione duecentesca della città (plastico) e la liberazione dei servi di cui viene esposto il noto “Liber Paradisus” (1257). L’origine dello “Studium” (Università) è illustrata attraverso Irnerio (nel ritratto ottocentesco di Luigi Serra), i monumenti trecenteschi dei dottori presenti in museo e una versione quattrocentesca del “Falso privilegio” di Teodosio II (attribuito all’anno 423).

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2

“Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna”, fino al 17 luglio 2016

Sotto le due torri rivive lo splendore di una civiltà millenaria e unica che da sempre affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi, dei Faraoni, degli dei potenti e multiformi, ma anche l’Egitto delle scoperte sensazionali, dell’archeologia avvincente, del collezionismo più appassionato, dello studio più rigoroso. Il racconto di oltre quattro millenni di storia dell’Antico Egitto attraverso più di 500 opere d’inestimabile bellezza.

La mostra non è solo un’esposizione di fortissimo impatto visivo e scientifico, ma è anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda – una delle prime dieci al mondo – e quella di Bologna – tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi oggetti, si uniscono integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.

Sono 500 i reperti, databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, che dall’Olanda sono giunti al museo bolognese.

E assieme ai capolavori di Leiden e Bologna, la mostra ospita importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Egizio di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà museali italiane.

Per la prima volta sono esposti l’uno accanto all’altro i capolavori delle due collezioni, opere quali: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta” la cui preghiera racconta l’esistenza ultraterrena del defunto in un mondo tripartito tra cielo, terra e oltretomba; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.), il grande conquistatore; le statue di Maya, Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per la prima volta l’Olanda; e infine, tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una eternamente giovane fanciulla che tiene un uccellino in mano.

Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C., che Leiden, Bologna e Firenze posseggono.

Info: www.museibologna.it/archeologico

L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche. Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.

Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto: su prenotazione

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 – 6496611

aperto: in occasione di eventi espositivi. Da giovedì 9 giugno a domenica 31 luglio 2016: mercoledì, giovedì e venerdì: ore 16-20; sabato: ore 10-14; domenica 31 luglio: ore 16-20

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto: martedì – giovedì: ore 9-18.30; venerdì: ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

La mostra “Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna” osserva gli stessi orari di apertura del museo

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 – 2193930

aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

fino al 15 giugno:

aperto: martedì – venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18

dal 16 giugno al 15 settembre:

aperto: martedì, mercoledì, giovedì: ore 9-13. Negli altri giorni apertura SOLO su prenotazione per gruppi di minimo 5 persone telefonando allo 051 6356611 almeno 3 giorni prima, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 347592

aperto: martedì – domenica: ore

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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