Mutina 2.200, il contributo della deputazione di storia patria

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Sabato 17 febbraio dalle 9.30 giornata di studi a Palazzo Comunale in piazza Grande

Municipio-Comune-ModenaMODENA – C’è anche una giornata di studi nell’ambito delle iniziative promosse per il 2200° della fondazione di Mutina. Si svolge a Palazzo Comunale di Modena in piazza Grande sabato 17 febbraio a partire dalle 9.30. L’organizza la Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, e con i Musei civici di Modena.

Titolo: “Il contributo della Deputazione di storia patria alla storiografia di Mutina e del suo territorio nel 2200° anno dalla fondazione”.

Introdurranno ai lavori Gian Pietro Cavazza, assessore alla Cultura del Comune di Modena, e Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici, prima dell’apertura affidata al presidente della Deputazione Angelo Spaggiari sul tema: “Conoscenza e tutela delle Antichità a Modena tra XIX e XX secolo”, con interventi di Luigi Malnati, Lidia Righi Guerzoni, Maurizio Cattani e Silvia Pellegrini.

La seconda sessione dei lavori, presieduta dal Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Luigi Malnati, inizierà alle 15 e sarà dedicata a illustrare le “Ricerche sul campo oggi”. La sessione è riservata alla presentazione di ricerche svolte da alcuni soci della Deputazione (Gianluca Bottazzi, Mauro Calzolari, Donato Labate, Laura Parisini, Francesca Guandalini, Francesca Foroni ed Elena Dossi), specialisti nello studio delle fonti privilegiate per la conoscenza della antichità romana e non solo: archeologiche, epigrafiche, letterarie e topografiche.

La conclusione dei lavori è prevista per le ore 18.

Con l’Unità d’Italia le Deputazioni di storia patria, fin dalla loro costituzione, avevano fra l’altro il compito della “cura di tutelare e studiare gli avanzi archeologici che possono collegarsi alla storia patria e quelli in particolare che fortuitamente vengono alla luce, e possono operare scavi, ove li credano atti ad accrescere e rischiarare le cognizioni storiche”. Nell’arco dei suoi 158 anni di attività la Deputazione di Modena, il cui primo presidente è stato l’archeologo Celestino Cavedoni, ha promosso lo studio e la divulgazione dei rinvenimenti archeologici del modenese. Arsenio Crespellani, Regio Ispettore degli Scavi e dei Musei della provincia di Modena dal 1875, e presidente della Deputazione dal 1895 al 1900, ha pubblicato con cadenza annuale dal 1876 al 1898 negli Atti delle Deputazione le “Notizie degli scavi del modenese”. L’iniziativa è proseguita con Tommaso Sandonnini e Benedetto Benedetti e dall’anno 2008 è stata ripresa dalla Soprintendenza con le “Notizie degli scavi e delle ricerche archeologiche nel modenese”, rinnovando così una tradizione di studi che ha visto la Deputazione di Modena in primo piano nella promozione e divulgazione degli studi archeologici e in particolare gli studi su Mutina romana, che Cicerone disse splendidissima.