Bologna

Musica classica sotto le Due Torri: Bologna ricorda lo Stabat Mater di Rossini

Nell’ambito di Istituzioni Biblioteche un calendario di conferenze, convegni, laboratori, visite guidate e mostre, per far conoscere il patrimonio della città

Lunedì 20 marzo

BOLOGNA – Ore 17.30: Biblioteca dell’Archiginnasio, Sala dello Stabat Mater, Piazza Galvani 1. Musica classica sotto le Due Torri: “Marzo 1842: lo Stabat Mater di Rossini all’Archiginnasio”. Incontro promosso in occasione del 175° anniversario dell’esecuzione dell’opera di Rossini.

Saluto introduttivo dell’assessore alla cultura Bruna Gambarelli, interventi di Alida Caramagno, Gioacchino Rossini e l’esecuzione dello Stabat Mater nelle carte dell’archivio Minghetti dell’Archiginnasio e Rita Zoppellari, Documenti per la storia dello spettacolo a Bologna nella biblioteca digitale dell’Archiginnasio.

A seguire presentazione del volume di Adriano Bacchi Lazzari, Giuliano Musi, Bologna all’opera. Le voci più prestigiose nate sotto le due torri dal 1600 al 1980 (Bologna, Minerva, 2016) con interventi di: Piero Mioli, Adriano Bacchi Lazzari, Giuliano Musi.

La Biblioteca dell’Arhciginnasio ricorda l’anniversario del grande evento che ospitò 175 anni fa e che, oltre a dare il nome ad una delle sue più celebri Sale, è profondamente impresso nella memoria della città.

Storia:

L’esecuzione dello Stabat Mater di Rossini che si tenne, per la prima volta in Italia (la seconda in assoluto), il 18, 19 e 20 marzo 1842. In quei giorni autorità cittadine e popolo furono travolte da una vera e propria “febbre dello Stabat Mater”: si trattava di un evento di portata internazionale e per organizzarlo era stata istituita una commissione presieduta da una grande personalità bolognese: Marco Minghetti.

Rossini, che in quegli anni viveva a Bologna, aveva accettato di fare eseguire la sua opera a condizione che il ricavato della vendita dei biglietti fosse destinato in beneficenza e, pur non volendo dirigere personalmente, si assunse comunque l’onere di sovrintendere e di selezionare gli artisti e la direzione che affidò a Gaetano Donizetti. L’organico era numeroso: 63 musicisti, 87 elementi del coro e quattro solisti. L’Archiginnasio, che in quel periodo era interessato dai lavori che lo avrebbero trasformato in sede della Biblioteca municipale, era addobbato a festa e illuminato da candelabri e lampadari.

Fu un successo strepitoso raccontato dai giornali di tutta Europa. Per celebrarlo nel 1869, su proposta di Quirico Filopanti, il Consiglio Comunale deliberò l’apposizione sulle pareti della grande aula, della lapide che ancora oggi i visitatori della Sala dello Stabat Mater possono leggere. Nell’archivio di Marco Minghetti, conservato fra i fondi speciali dell’Archiginnasio, è presente un fascicolo di documenti riferiti ai lavori della commissione incaricata di soprintendere all’esecuzione, questo e altri documenti sono ora in rete sul sito dell’Archiginnasio.

Bologna all’opera:

Il libro Bologna all’opera è una storia musicale di Bologna che si snoda seguendo le carriere dei cantanti lirici nati tra il 1600 e il 1900 e quelle dei musicisti, direttori d’orchestra, maestri di canto, con un piccolo accenno ai luoghi (teatri, accademie, conservatori, circoli) in cui generazioni di melomani hanno gioito e pianto ascoltando le opere cantate dai loro beniamini.

La musica classica e lirica sotto le Due Torri hanno tradizioni secolari e grazie all’opera di personaggi come Giovanni Battista Martini hanno sempre goduto di particolare vitalità e rilevanza internazionale, creandovi una vera propria scuola, paragonabile a quella napoletana. La lirica, da sempre molto amata in Emilia, ha avuto come punto di riferimento il Conservatorio Giovan Battista Martini che, fin dai tempi della sua fondazione, è stato crocevia di fenomeni del canto e della composizione a cominciare da Farinelli, per salire poi a Mozart, a Rossini, alla Colbran, a Gaetano Donizetti e nel secolo scorso a Ottorino Respighi.

Info: bit.ly/2mZF4wy

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Pubblicato da
Virginia Chiavaroli

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