Modena, Nuovo regolamento per il mercato Albinelli

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comune di Modena logoOk del Consiglio, spazio alle innovazioni e gestione più flessibile dei posteggi vuoti: non solo ambulanti, fino a un massimo di 20 banchi. “Tutela della qualità”

MODENA – Una gestione più flessibile dei banchi vuoti del mercato Albinelli per introdurre elementi di innovazione e valorizzazione della struttura commerciale, per esempio con iniziative di somministrazione e consumo sul posto dei prodotti venduti nella struttura commerciale. E’ la principale novità della delibera con le modifiche al Regolamento del Mercato Albinelli approvata oggi, giovedì 3 marzo, dal Consiglio comunale di Modena con il voto di Pd, Sel, Fas, M5s, Per me Modena, CambiaModena. Astenuta FI.

Nell’illustrare il provvedimento l’assessore alle Attività economiche Tommaso Rotella ha sottolineato che l’obiettivo delle modifiche proposte, frutto di un percorso di confronto e ascolto con il Consorzio degli operatori del mercato, è proprio quello, in un’ottica anche di semplificazione, di potere dare spazio anche a servizi di vendita e proposte innovative, pur nel solco della tradizione del mercato, per integrare l’offerta alla clientela. Si supera così, almeno in parte, il limite finora imposto dal dover scegliere esclusivamente ambulanti, con l’obbligo di privilegiare l’anzianità della licenza. Infatti, una parte dei posteggi, fino a un massimo di 20 su 87 (erano il 30 per cento, cioè 29, nella proposta iniziale poi ridotti sulla base di un emendamento del Pd votato anche da Sel, Fas, M5s, Per me Modena, CambiaModena. Contraria FI) potranno essere assegnati non più solamente ad ambulanti, ma anche a operatori commerciali, scelti con bandi di evidenza pubblica nel rispetto di linee guida stabilite dal Comune riguardo a tipicità, enogastronomia, valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti alimentari.

L’assessore Rotella ha chiarito che questa opportunità non consentirà di vendere qualunque cosa, visto che le nuove attività saranno selezionate sulla base di progetti da presentare alla Giunta comunale che, sentite le associazioni di categoria, li valuterà sulla base degli “elementi di qualità e di innovazione nonché sulla compatibilità con la vocazione alimentare del Mercato”. La ricerca degli operatori, poi, si svolgerà con modalità di evidenza pubblica in base a linee guida e criteri decisi dal Comune.

Per i soggetti titolari delle nuove attività, inoltre, si applicheranno le medesime norme regolamentari del mercato (a parte quelle specifiche che disciplinano l’ambulantato) così come le norme in materia di orari. In caso di inadempimenti nel pagamento delle quote dovute per lo stand, sarà il Comune a intervenire, in quanto proprietario della struttura, con i poteri di sgombero e rimozione.

Il nuovo Regolamento è uno degli aspetti del Patto per la valorizzazione del mercato storico sottoscritto nei mesi scorsi che prevede diverse iniziative di miglioramento delle modalità di intervento per la manutenzione e la qualificazione della struttura, la promozione e l’inserimento nei circuiti turistici, l’ampliamento degli orari di apertura, il rafforzamento del ruolo di “vetrina” delle eccellenze alimentari.