Modena: problemi sanitari, assistenza giuridica in video chiamata

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Per ottenere l’amministratore di sostegno il beneficiario in collegamento VoIP con il giudice. Lo prevede un protocollo sperimentale tra Tribunale e Comune di Modena

Municipio-Comune-ModenaMODENA – Le persone con problemi sanitari che per mancanza di autonomia, temporanea o permanente, necessitano di un amministratore di sostegno, non dovranno più recarsi in Tribunale per ottenere la necessaria assistenza giuridica.

Potranno invece richiedere l’esame in video conferenza con il giudice, secondo le modalità previste dal Protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune e Tribunale di Modena.

Il protocollo è stato approvato in forma sperimentale e ha la durata di un anno.

Concordando l’appuntamento con il giudice tutelare, un incaricato dei Servizi sociali del Comune si recherà presso l’abitazione o la struttura dove è ospitata la persona che per motivi di salute certificati dal medico non può recarsi in Tribunale se non con l’ausilio di un’ambulanza e ovviamente con un alto grado di disagio.

L’incaricato del Comune, dotato di un dispositivo PC o notebook o altro device in grado di stabilire una videochiamata quindi dotato di telecamera e microfono, identificherà il beneficiario dell’amministratore di sostegno, stabilirà il collegamento video e redigerà il verbale da trasmettere alla Cancelleria.

Il collegamento avverrà tramite connessione online VoIP (Voice over Internet Protocol) dopo la registrazione degli utenti al servizio di video chiamata Skype o servizi analoghi.

Da parte sua il Tribunale di Modena, come l’Amministrazione comunale, si impegna a fornire la formazione necessaria ai propri operatori impiegati nella procedura.

La nuova procedura consente al giudice tutelare di ascoltare il beneficiario senza che questi debba spostarsi dal proprio domicilio.

Spesso infatti l’amministratore di sostegno deve essere cercato fuori dalla rete familiare del beneficiario perché la persona che ne fa richiesta non ha familiari che possano ricoprire il ruolo.

Il giudice deve quindi ricorrere a un avvocato o all’elenco dei volontari appositamente formati per esercitare la funzione di amministratore di sostegno.

L’intesa tra Comune e Tribunale è quindi un ulteriore passo avanti per migliorare l’efficacia dei servizi di giustizia nell’ambito della procedura dell’Amministratore di sostegno, Ads, una figura che a Modena è particolarmente seguita.

Le associazioni di volontariato del territorio fin dall’approvazione della legge sono state molto sensibili al tema, poiché rispetto ai tradizionali istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione, l’Ads è uno strumento più semplice e rispettoso della persona.

Questo impegno ha già portato all’apertura presso il Tribunale di Modena di uno sportello informativo, gestito da volontari, disponibile a fornire gratuitamente ai cittadini informazioni sull’istituto dell’amministratore di sostegno.

Inoltre, Tribunale, assessorato comunale al Welfare, Associazione Servizi per il Volontariato e Associazione Amici di Guido Stanzani hanno già in passato firmato un ulteriore protocollo in materia, evidenziando reciproci impegni e necessità.

L’assessorato al Welfare, che gestisce anche l’elenco dei volontari Ads, ha sostenuto e strutturato l’attività anche attraverso la creazione di un apposito regolamento; l’Associazione Servizi per il Volontariato ha messo a disposizione le proprie competenze e capacità nel coinvolgere cittadini nel progetto; l’Associazione Amici di Guido Stanzani, specializzata nella formazione tecnica dei volontari Ads, ha fornito un’equipe multidisciplinare di docenti e il risultato è che il Tribunale può ora avvalersi di volontari sempre più adeguati e tecnicamente formati.