Modena

Modena: al via i lavori post sisma della chiesa di Sant’Agostino

Partono venerdì 14 luglio i lavori di restauro e ripristino con miglioramento sismico nella chiesa di origine trecentesca dichiarata inagibile dopo il terremoto del 2012

MODENA – Prendono il via venerdì 14 luglio i lavori di restauro e ripristino con miglioramento sismico della chiesa di Sant’Agostino.

L’intervento, risultato necessario a seguito degli eventi sismici del maggio 2012 che hanno reso inagibile la chiesa, sarà completato prima della prossima estate.

I lavori, per un importo a base di gara di 960 mila euro, finanziati per 500 mila euro dalla Regione Emilia-Romagna per ripristino post sisma e per circa 460 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, così da consentire l’estensione dell’intervento di restauro e consolidamento del soffitto e dell’apparato scultoreo decorativo, e il rifacimento dell’impianto di riscaldamento, sono stati aggiudicati dall’azienda Edilgeco di Parma attraverso bando di gara con la procedura negoziata prevista dal nuovo Codice degli appalti secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa.

La chiesa di Sant’Agostino, di proprietà del Comune concessa in uso alla parrocchia di Sant’Agostino e San Barnaba, è di origine trecentesca ma è stata modificata in modo significativo nel Seicento; ha dimensioni di 80 per 20 metri ed è a navata unica, con copertura a capanna.

A seguito dei danni subiti in conseguenza agli eventi sismici del 2012 è stata dichiarata inagibile e, vista l’entità e il tipo di danni riscontrati, che hanno ridotto la capacità di resistenza alle azioni sismiche di alcune porzioni di edificio (timpano frontale e intermedio, abside, soffitto decorato, elementi decorativi sulle pareti interne), si è ritenuto necessario prevedere interventi di riparazione, messa in sicurezza, eliminazione delle vulnerabilità della struttura e rafforzamento.

I lavori saranno inoltre l’occasione per provvedere al rifacimento del riscaldamento e per estendere l’azione di restauro e consolidamento del soffitto e dell’apparato scultoreo decorativo.

L’intervento è prevalentemente di tipo strutturale, cui si aggiungono lavori di finitura e restauro connessi, e sarà realizzato tenendo conto delle caratteristiche del bene monumentale tutelato, con massima attenzione agli aspetti conservativi e di decoro dei luoghi durante tutte le fasi dei lavori; in modo cioè da produrre il minimo impatto sul manufatto storico privilegiando modalità d’intervento reversibili e a basso impatto.

La fase di lavori sarà inoltre preceduta dalla messa in sicurezza delle opere d’arte mediante pannellature e teli o spostamento.

A protezione delle stesse, nella chiesa sarà inoltre installato un impianto d’antifurto.

I lavori previsti sono la realizzazione di strutture metalliche volte a contrastare il ribaltamento della facciata principale e della parete trasversale interna posta nel sottotetto sul lato dell’abside, la cerchiatura della muratura in corrispondenza delle travi di legno che sostengono la copertura, il ripristino e rinforzo del controsoffitto, interventi di risarcitura delle lesioni del campanile, il rinforzo dell’architrave del portale d’ingresso della chiesa, il ripristino del controsoffitto a volta della sacrestia, il rinforzo del solaio della cappella al primo piano, la riparazione delle scale di accesso al sottotetto, la risarcitura delle lesioni nelle pareti verticali del locale dell’organo e interventi su superfici decorate.

Il nuovo impianto di riscaldamento sarà un sistema a tappeto radiante alimentato ad acqua assimilabile a un semplice arredo: sarà infatti costituito da pedane appoggiate al pavimento al di sotto dei banchi.

Avrà la funzione di diffondere calore nella parte della navata occupata dai banchi e nella zona del presbiterio destinata alle celebrazioni, e allo stesso tempo consentirà una notevole riduzione dei consumi rispetto all’attuale sistema a batteria termo ventilante ed eviterà movimenti convettivi che potrebbero danneggiare le superfici architettoniche decorate.

Il progetto prevede inoltre la ristrutturazione della centrale termica con la sostituzione delle attuali caldaie con generatori di calore a condensazione.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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