“Legalità oggi” ai Giardini Ducali di Modena

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Martedì 26 luglio alle 21.30 ne discutono giudici, giornalisti ed esponenti del volontariato. Alle 18.30 l’autore Giuseppe Culicchia presenta “Mi sono perso in un luogo comune”

comune di Modena logoMODENA – Martedì 26 luglio ai Giardini Ducali di Modena in corso Canalgrande, prima arriva la letteratura alle 18.30 con Giuseppe Culicchia che presenta il suo libro “Mi sono perso in un luogo comune” (Einaudi, L’arcipelago, 2016). Poi, alle 21.30, è la volta dell’attualità fra cronaca e valori, con giudici, giornalisti ed esponenti del volontariato a confronto sul tema della legalità e del contrasto a mafie e corruzione. L’incontro con l’autore del pomeriggio, in collaborazione con librerie Ubik che gestisce il bookshop, e il dialogo in serata sulla legalità si svolgono per la rassegna “Giardini d’Estate” di Studio’s nell’ambito dell’Estate modenese 2016 del Comune, col sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Gruppo Hera.

Il libro di Culicchia “Mi sono perso in un luogo comune”, sottotitolo “Dizionario della nostra stupidità”, contiene frammenti di comicità pura, ma anche riflessioni più malinconiche – sempre all’insegna dell’intelligenza. È un testo – dice la presentazione della casa editrice – che si può leggere come si vuole: rispettando l’ordine alfabetico o aprendo le pagine a caso, divorandolo in una notte o poche pillole al giorno. Comunque lo si affronti, ci si vedrà allo specchio, perché è un ritratto di tutti noi, sorpresi a parlare senza pensare davvero, pronunciando frasi impronunciabili.

Alle 21.30 ha poi inizio l’incontro intitolato “Legalità oggi”, al quale partecipano Francesco Minisci (Sostituto Procuratore presso la direzione distrettuale antimafia di Roma e Segretario nazionale Anm); Ezia Maccora (giudice del tribunale di Bergamo); Davide Pati (componente dell’ufficio di presidenza di Libera e responsabile del settore beni confiscati) e Federica Angeli (giornalista di “La Repubblica”). A Pierluigi Senatore, giornalista di Radio Bruno, il ruolo di stimolo e di moderatore.

Con gli ospiti della serata verranno toccati molti punti che hanno al centro il tema della legalità in un Paese come l’Italia, che conta cinque mafie e ha un tasso di corruzione tra i più alti del mondo. Possiamo uscirne solo con l’opera repressiva della Magistratura?, si domanderà e chiederà ai partecipanti Senatore, o la nostra società può essere redenta anche attraverso il ruolo della stampa e delle associazioni di volontariato, oltre che della cosiddetta società civile?

Non mancheranno riferimenti all’attualità e a vicende come quelle di “mafia-capitale” e al difficile lavoro svolto da alcuni giornalisti con “la schiena dritta” costretti a vivere blindati e scortati per poter fare il proprio lavoro.

E quale può essere il ruolo della Magistratura? E in atto una guerra tra magistrati e politici? Infine, seguendo il filo del denaro (il “follow the money” che indicò Giovanni Falcone) si cercherà di capire meglio quale può essere l’uso dei beni confiscati: nuove occasioni di sviluppo oppure spreco di risorse?