Il ministro Dario Franceschini in visita istituzionale ai contenitori culturali della città

50

la visita del ministro franceschiniRIMINI – Questa mattina il ministro per i beni culturali Dario Franceschini ha fatto visita al centro storico di Rimini soffermandosi su alcuni dei tanti contenitori culturali della città, in un percorso dal ponte di Tiberio a piazza Cavour.

Accompagnato dal sindaco Andrea Gnassi, dal vicesindaco Gloria Lisi e dall’assessore alla Cultura Massimo Pulini, il ministro ha fatto prima tappa al nuovo Visitor Center, nella chiesa sconsacrata di Santa Maria ad Nives, per scoprire il percorso espositivo-multimediale studiato per far conoscere ai visitatori l’importante patrimonio culturale della Rimini Romana.

La seconda tappa della visita istituzionale, attraversando la riqualificata piazzetta Zavagli, è stata al Museo della città, con la visita ad una sezione della Biennale del disegno. Dopo un rapido passaggio davanti alla Domus del Chirurgo, il Ministro si è soffermato in piazza Cavour, dove è esposto il plastico del progetto del Parco del Mare per poi concludere il tour al Teatro Galli, prima visitando il foyer, anch’esso sede di una delle tante mostre proposte dalla Biennale, poi con un veloce sopralluogo sul cantiere del teatro in ricostruzione.

“Il Teatro Galli è unministro franceschini a Rimini progetto importante ma è soprattutto il simbolo di un percorso di riqualificazione più ambizioso che la città di Rimini sta portando avanti – ha dichiarato il ministro Franceschini al termine della visita – Un lavoro importante non solo per Rimini, ma bensì un progetto di riqualificazione urbana come dovrebbero fare molte altre città italiane. Un progetto davvero bellissimo, che ricostruisce in maniera intelligente la storia di Rimini, valorizzando e collegando le grandi epoche che ha attraversato”.

“E’ quello che stiamo cercando di fare in Italia – ha aggiunto il ministro – vogliamo cioè unire alla forza del turismo balneare, quale carta per la competitività in un mondo dove c’è sempre maggiore concorrenza, anche la bellezza italiana, l’offerta culturale, l’arte. Rimini può essere tutte queste cose insieme”.