“L’immagine in movimento” di Toccafondo alla Palazzina di Modena

273

L’inaugurazione sabato 8 aprile alle 18

1- Gianluigi Toccafondo- Alice- copertina della rivista Linea dOmbra- 1995MODENA – La Galleria Civica di Modena inaugura, sabato 8 aprile alle 18 nello spazio espositivo della Palazzina dei Giardini Ducali, “L’immagine in movimento” mostra personale di Gianluigi Toccafondo, artista poliedrico, pittore, illustratore e cineasta

Le cinque sale dell’edificio estense ospitano circa mille opere che ripercorrono in particolare l’attività dell’artista, dal 1989 al 2017, legata alle animazioni. Sotto la cupola della Palazzina è inoltre presentata una nuova opera, la sequenza di disegni realizzati per illustrare il racconto inedito di Ugo Cornia “Favola del gattino che voleva diventare il gatto con gli stivali”, libro d’artista pubblicato in occasione della mostra. È l’ultimo capitolo di una serie di lavori dedicati all’illustrazione di testi letterari, come le invettive di Antonio Delfini, l’Orlando Furioso e il mondo favolistico de Lo cunto de li cunti dello scrittore napoletano Gianbattista Basile.

14- Gianluigi Toccafondo- Favola del gattino che voleva diventare il gatto con gli stivali- 2017- copertinaL’esposizione è stata presentata in anteprima alla stampa giovedì 6 aprile dall’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza e da Gabriella Roganti della Galleria Civica insieme con l’artista Gianluigi Toccafondo e lo scrittore Ugo Cornia. “Questa mostra, che sarà visitabile anche nelle sere d’estate – ha sottolineato l’assessore Cavazza – è un elemento di vitalità culturale in più per Modena e un esempio virtuoso di contaminazioni positive tra linguaggi: parole e immagini”.

Il percorso di mostra, attraverso un flusso continuo di sequenze che partono dalle prime sperimentazioni fino agli ultimi disegni pensati per il Teatro dell’Opera di Roma e per il Bologna Jazz Festival, presenta diverse serie di disegni, la maggior parte dei quali utilizzati per realizzare sequenze animate, cortometraggi, sigle per la tv e il cinema, pubblicità e video-clip. In ogni sala anche filmati e animazioni.

“Il mio lavoro nasce all’interno del cinema – spiega Toccafondo – non ho quasi mai disegnato su carta bianca, parto sempre da un’immagine, spezzoni di film o scene girate da me con l’aiuto di operatori; faccio migliaia di fotografie, stampo su carta o fotocopie, ci dipingo sopra con colori acrilici, matite o altro e modifico l’immagine continuamente fino a cambiare quasi del tutto quella originaria; filmo i disegni con una verticale tradizionale in pellicola 35 mm e vedo il risultato in proiezione. Il risultato finale è un film d’animazione che conserva un movimento reale”.

I personaggi nei disegni di Toccafondo sono mutevoli, subiscono continue trasformazioni 15- Gianluigi Toccafondo- La Biennale di Venezia con Asia Argento e Marco Giusti- sigla per la 56 Mostra darte cinematografica- 1999e deformazioni, immergendosi fino a scomparire nei colori della scena per poi riapparire con sembianze sempre diverse. A partire da “La Coda” (1989), primo film d’animazione realizzato con Mixfilm, si passa per “Pinocchio” (1999), la storia del famoso burattino realizzata per il canale televisivo Arte France, “La piccola russia” (2004) cortometraggio premiato ai festival di Ottawa, Ljubljana, Tallin e Torino, quindi a “Briganti senza leggenda” (2013). I disegni per le celeberrime pubblicità commissionate da Sambuca Molinari (1995) e Levi’s jeans (1993) si alternano alle serie frutto della collaborazione tra Toccafondo e la casa di produzione cinematografica e casa editrice Fandango, per la quale ha realizzato le copertine dei libri per un decennio. In mostra anche i bozzetti per le sigle della 56ma Mostra d’Arte cinematografica della Biennale di Venezia e per il film Robin Hood di Ridley Scott (2010).

In occasione dell’inaugurazione sarà aperta al pubblico la sala conferenze della Biblioteca Delfini dove Gianluigi Toccafondo – noto a Modena anche per la campagna creata per la stagione 2004/2005 di Ert – ha realizzato nel 2009 l’affresco digitale dedicato ad Antonio Delfini i cui originali sono esposti in mostra; nella sala sarà proiettato un filmato che racconta le fasi creative e di allestimento dell’opera.

La mostra “Gianluigi Toccafondo. L’immagine in movimento”, organizzata e prodotta da Galleria Civica e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, in collaborazione con la Galleria “D 406”, sarà visitabile gratuitamente alla Palazzina dei Giardini Ducali in corso Canalgrande a Modena fino al 20 agosto, in una prima fase da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30; lunedì e martedì chiuso.

A partire dal 22 giugno, invece, inizia l’orario estivo con apertura al pubblico, sempre a ingresso libero, dal giovedì alla domenica dalle 19 alle 23.

Informazioni online (www.galleriacivicadimodena.it).

LE ILLUSTRAZIONI PER CORNIA LIBRO D’ARTISTA

In mostra alla Palazzina anche i disegni per il racconto inedito dello scrittore modenese “Favola del gattino che voleva diventare il Gatto con gli stivali”. Le schede dei due autori

In occasione della mostra “L’immagine in movimento” personale di Gianluigi Toccafondo che inaugura sabato 8 aprile alle 18 alla Palazzina dei Giardini Ducali di Modena in corso Canalgrande si presenta anche la sequenza di disegni realizzati per illustrare il racconto inedito di Ugo Cornia “Favola del gattino che voleva diventare il gatto con gli stivali”, che sarà pubblicato come libro d’artista.

Gianluigi Toccafondo (nato a San Marino nel 1965), dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Urbino, si stabilisce a Milano nel 2001 e poi a Bologna dove vive e lavora. Dal 1989 realizza cortometraggi di animazione con Mixfilm: “La coda” (1989), “La Pista” (1991); con ARTE France: “Le Criminel” (1993), “Pinocchio” (1999) “Essere morti o essere vivi è la stessa cosa” dedicato a Pier Paolo Pasolini (2000), “La piccola Russia” (2004), “Briganti senza leggenda” (2012); pubblicità: “Woman finding love” per Levi’s (Los Angeles 1993), “Sambuca Molinari” (Milano 1995), “United arrows” (Tokio 1998); sigle per la tv: “Tunnel” (Rai3 1994), “Carosello”, “Stracult” (Rai2 1997-2000); “La Biennale di Venezia” per la 56ª Mostra d’arte cinematografica (1999); loghi animati: “Scott free”, “Fandango”. Tra le personali: “Pinocchio” (Squadro Bologna 1998, L’Affiche Milano 1995, galerie Perquis Parigi, 1999) “Essere morti o essere vivi è la stessa cosa” (Infinito LTD Torino, 2001), “A partire dalla coda” (Chiesa di S. Francesco Udine, CEC 2002), “La piccola Russia” (Little More Tokio, 2004), “Il Calabrone assassino” (Il Segno Roma, 2006), “Anche una zebra in mezzo agli uomini” (galleria D406, 2004), “Il nuotatore” (Franco Cosimo Panini e galleria D406 Modena 2012), “Lo cunto de li cunti” (Studio Fotokino Marsiglia 2013), “Il cinema disegnato” (FAR Rimini 2014). Le sue immagini segnano due edizioni del festival di “Santarcangelo dei Teatri” (2001-2002), accompagnano la stagione 2004-2005 di Ert Emilia Romagna Teatro. Dal 1999 al 2011 è l’autore delle copertine “Fandango Libri”. Nel 2009 l’omaggio ad Antonio Delfini alla Biblioteca di Modena. Tra le pubblicazioni: “Jolanda, la figlia del Corsaro Nero” di Emilio Salgari (Corraini 2006), “La favola del pesce cambiato” di Emma Dante (L’arboreto edizioni 2007), “Film” (Nuages 2007), “Antonio Delfini” (edizioni D406-Logos 2009), “Pinocchio” (Logos 2011), “Il nuotatore” (edizioni Franco Panini 2012). Nel 2004 disegna le scene per “Iliade” di Alessandro Baricco; è stato l’aiuto regista di Matteo Garrone per il film “Gomorra” (2008); realizza i titoli animati per il film “Robin Hood “di Ridley Scott (2010); disegna le animazioni per l’opera lirica “La Sonnambula” di Bellini, regia di Barberio Corsetti (Teatro Petruzzelli Bari 2013); i manifesti delle stagioni liriche 2014-2017 per il Teatro dell’Opera di Roma; scene, video e costumi per “Figaro! Opera camion”, regia di Fabio Cherstich; è del 2014 il suo primo videoclip “Federation Tunisienne de football” per C’mon tigre. Nel 2016 disegna i manifesti “Bologna Jazz festival”.

Ugo Cornia è laureato in filosofia e insegna lettere alle scuole superiori. Ha pubblicato quattro romanzi con l’editore Sellerio: “Sulla felicità a oltranza”, “Quasi amore”, “Roma”, “Le pratiche del disgusto”; tre libri di racconti con Quodlibet, “Sulle tristezze e i ragionamenti”, “Operette ipotetiche”, “Scritti di impegno incivile”; un romanzino, “Autobiografia della mia infanzia”, con Topipittori; un libro di racconti e tre romanzi con Feltrinelli: “Le storie di mia zia”, “Il Professionale”, “Animali”, “Buchi”; una guida strampalata di Modena con Edt, “Modena è piccolissima” in collaborazione con Giuliano Della Casa. Ha collaborato a varie riviste tra cui “Il semplice”, e “L’accalappiacani” edite rispettivamente da Feltrinelli e da Derive e Approdi. Ha collaborato con la Gazzetta di Modena, attualmente collabora con il Foglio.

La mostra “Gianluigi Toccafondo. L’immagine in movimento”, organizzata e prodotta da Galleria Civica e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, in collaborazione con la Galleria “D 406”, sarà visitabile gratuitamente alla Palazzina dei Giardini Ducali in corso Canalgrande a Modena fino al 20 agosto, in una prima fase da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30; lunedì e martedì chiuso.