“L’arte dell’innovazione” all’ex centrale AEM

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Mercoledì 21 marzo un viaggio di tre ore per osservare l’innovazione da punti di vista diversi, con attenzione anche alle opportunità in campo artistico e creativo

logocomune-modenaMODENA – Un viaggio attraverso diverse avventure contemporanee, storie di innovazione che vanno dalle imprese ai musei, dall’arte alla tecnologica, dalla creatività delle mani a quella digitale. Tutto in meno di tre ore, mercoledì 21 marzo nel Laboratorio aperto dell’ex centrale Aem, di via Buon Pastore, 43 a Modena.

Si inizierà alle 15.30 con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che spiegherà la natura e le prospettive degli spazi recuperati, destinati a diventare la porta della città sull’innovazione nei campi dell’arte, della cultura e della creatività.

A seguire dodici interventi in rapida successione. Il primo sarà quello di Andrea Amico, ricercatore del Censis, che parlerà della Cultura dell’innovazione e dei luoghi dei processi innovativi, uno spaccato del recentissimo rapporto sullo stato dell’innovazione nel nostro paese.

Ogni intervento avrà modalità proprie e proporrà punti di vista diversificati. “Le correlazioni deboli: una visione controintuitiva”, ad esempio, è il tema scelto da Fabio Ferrari, Founder di Energy Way, mentre Alice Tommasini, Documentary Film Director tra le più interessanti del momento in Italia, svilupperà la sua presentazione su “Virtual Reality Storytelling, esperienze sensoriali legate alla visione delle immagini. Sarà quindi la volta di Stefano Bossi, Amministratore Delegato di Vem Sistemi, che spiegherà come “Accelerare con le opportunità del digitale”. Ancora il digitale, ma per emozionare, nella proposta di Stefano Baldaccini, Founder di Fluido, una startup modenese di grandi prospettive.

“Gellifichiamo il mondo” e cioè eliminiamo o riduciamo gli effetti dei ritardi e delle distanze nel fare impresa, è l’argomento di Lucia Chierchia, Managing Partner di Gellify, tra le persone oggi maggiormente impegnate nel cercare soluzioni innovative per far crescere le nuove imprese. Così come Sara Roversi, Direttrice di Food Innovation Program, l’innovazione rivolta a trovare le soluzioni del futuro per l’industria alimentare.

Ludovica Carla Ferrari, assessora alla Smart City del Comune di Modena, parlerà dell’innovazione come scelta trasversale per lo sviluppo della città, mentre “Intelligenza artificiale e arte” sarà la base per l’intervento di Rita Cucchiara, docente Unimore e Direttrice del Centro Interdipartimentale Softech-ICT, cui farà seguito Martina Bagnoli, Direttrice della Galleria Estense che svilupperà il tema “Musei e Innovazione: Lavori in corso”.

“Creare teatro fuori dal teatro: suggestioni di nuove spettacolarità diffuse” sarà l’argomento di Giacomo Pedini, Dramaturg Emilia Romagna Teatro Fondazione, che precederà l’intervento conclusivo di Beatrice Venezi, Direttrice d’orchestra, che spiegherà la musica “Classica 2.0: i termini del rinnovamento”.

Ogni intervento non dovrà superare i 10 minuti e sarà corredato da un breve spazio per domande e chiarimenti. “Innovazione a ritmo serrato, quindi, e allo stesso tempo tanti spunti di riflessione e suggestioni da approfondire – spiegano gli organizzatori – Al termine, anche la possibilità di incontrare e dialogare con gli ospiti”.

L’evento, promosso dal Comune di Modena e da Fondazione Democenter, Regione Emilia-Romagna, Laboratori Aperti, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondo Europeo di sviluppo regionale, Por Fesr 2014-2020, è gratuita e aperta al pubblico. Poiché i posti sono limitati, è gradita l’iscrizione: http://bit.ly/MO21marzo2018.

L’iniziativa si colloca nel percorso di promozione della conoscenza dei nuovi spazi dell’ex Aem destinati al “Laboratorio Aperto”. Il bando per la concessione di servizi per la gestione delle attività del Laboratorio resta aperto fino al 6 aprile; condizioni e modulistica sono scaricabili dal sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/laboratorioaperto) dove sono anche consultabili le modalità per poter visitare gli spazi: già diversi i sopralluoghi effettuati.

Ai concorrenti si richiede un investimento diretto per perseguire nel lungo periodo la sostenibilità economica, sviluppando una strategia di mercato, potendo contare all’avvio su un contributo di 800 mila euro e la messa a disposizione di arredi e attrezzature tecnologiche nell’ambito del finanziamento dell’Unione europea nell’asse 6 “Città attrattive e partecipate” tema “Cultura, spettacolo e creatività”, attraverso il Por Fesr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, oltre ad agevolazioni sul canone dell’immobile.