La virtù della pazienza e i suoi limiti

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parole-democrazia-2016Nuova conferenza del ciclo ‘Le parole della democrazia’ in programma venerdì 29 aprile alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea

FERRARA – Sarà dedicata al concetto di ‘pazienza’ e alle sue implicazioni nell’amministrazione della cosa pubblica la nuova conferenza del ciclo ‘Le parole della democrazia’ in programma venerdì 29 aprile alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Ad approfondire l’argomento sarà Piero Stefani, con introduzione a cura di Fiorenza Bonazzi.

Il ciclo di conferenze è promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Leopardi la definì la più eroica delle virtù appunto perché non ne ha l’apparenza. Kafka giudicò il suo opposto, l’impazienza, come il solo peccato capitale. Prima di loro, la lettera ai Romani la indicò capace di produrre una virtù provata. La pazienza ha tanti meriti (non a caso è qualificata come “santa”), ma è dotata anche di un valore politico? È proprio della democrazia sostenere che, prima di scegliere, occorre ascoltare con pazienza il parere di ciascuno e che, prima di decidere, bisogna mediare. Non è forse regola del gioco che la minoranza debba accettare pazientemente, come se fosse propria, la decisione della maggioranza? Anche la pazienza però ha un limite. Per rendersene conto basta guardare ad alcune defaticanti procedure parlamentari e alle lentezze della burocrazia.