Proposta di ‘strategia di sviluppo locale per le Valli Marecchia e Conca (GAL)’

È stata ammessa alla fase attuativa con un finanziamento di 9.525.477 euro

RIMINI – La proposta di ‘strategia di sviluppo locale per le Valli Marecchia e Conca (GAL)’ per il prossimo settennio è stata ammessa alla fase attuativa con un finanziamento di 9.525.477 euro. È quanto stabilisce infatti la determinazione n. 926 del 26 gennaio – adottata dal responsabile del servizio Territorio rurale ed attività faunistico-venatorie della Regione Emilia-Romagna, Maria Luisa Bargossi – che individua le strategie di sviluppo locale LEADER e i GAL ammissibili alla FASE 2 di selezione, i punteggi attribuiti, le risorse per l’attuazione assegnate in via provvisoria. Ora, è questa la fase successiva, i GAL dovranno presentare i Piani d’azione.

Con la sua strategia sviluppata negli ambiti tematici “cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità” e “sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro–alimentari, forestali, artigianali e manifatturieri)”, il nuovo GAL ‘Valli Marecchia e Conca’ si è piazzato al terzo posto assoluto tra le proposte ammesse con 332 punti (a 5 punti dal primo e un solo punto dal secondo, gli storici GAL ‘Antico Frignano e Appennino Reggiano’ e ‘Delta 2000’), un risultato di assoluta eccellenza dovuto in particolare, nell’ambito della valutazione delle caratteristiche di ciascun progetto, alla forza della qualità della strategia, alla capacità di determinazione del cambiamento e alla innovazione/integrazione.

“Sono soddisfatto, sono orgoglioso, – è il commento del presidente della Provincia di Rimini, Andrea Gnassi – la grande prova di intelligenza e di coesione del territorio, di cooperazione tra pubblico e privato, mostrata nella messa a punto della strategia del nuovo GAL, alla prima prova dei fatti – l’esame della validità progettuale e il confronto con i concorrenti – si è dimostrata un autentico successo, forse persino oltre le previsioni se teniamo presente la ‘giovane età’ del nostro GAL e i punteggi di assoluta eccellenza attribuiti dalla Regione alla sua strategia. Dalla molteplicità dei soggetti coinvolti e dalla capacità di farli dialogare siamo pervenuti ad un risultato che rappresenta un segnale indiscutibile di forza e intelligenza del territorio provinciale. Finalmente si afferma una leadership riminese attraverso la forza dei suoi progetti, portando gli splendidi castelli, i paesaggi, l’agroalimentare, le imprese di Valconca e Valmarecchia all’attenzione di un panorama più vasto. Hanno parlato i fatti ed è per questo un grande grazie va alla Regione che ha valutato e premiato la progettualità di quella che, nei mesi scorsi, all’atto della nascita, pareva una scommessa azzardata. Invece il sistema si è unito e adesso vince. Per questo ringrazio tutti i soggetti che hanno contribuito a rendere possibile questo risultato, in particolare il presidente della Camera di Commercio Fabrizio Moretti, i presidenti delle Unioni di Comuni Valmarecchia e Valconca, Marcello Fattori e Riziero Santi, i consiglieri regionali Pruccoli e Rossi, i sindaci, le componenti economiche che hanno creduto nel GAL riminese. Ora, avanti con la stessa determinazione e la stessa coesione per il piano di azione.”

Il GAL Valli Marecchia e Conca è un partenariato che vede coinvolti enti pubblici, associazioni di categoria, istituti di credito locali. Con il coordinamento della Provincia di Rimini e della CCIAA di Rimini, le Unioni di Comuni Valmarecchia e Valconca in rappresentanza di 19 Comuni qualificati come territori Leader insieme al Parco Sasso Simone e Simoncello, alle quattro banche locali CARIM, Valmarecchia, Valconca e Malatestiana, la Fondazione CARIM e nove associazioni di categoria, il GAL punta a stimolare e sostenere il cambiamento nei territori dei fiumi Marecchia e Conca con azioni innovative di cura, tutela e valorizzazione del paesaggio. La nuova strategia vede anche il sostegno delle Università di Urbino, Ferrara, Firenze, Bologna-Campus di Rimini e di UniRimini, dell’Università di San Marino e della segreteria di stato di San Marino Istruzione e cultura, nonché il Parco Nazionale delle Miniere della Marche.

La strategia del nuovo GAL, premiata dalla Regione con un finanziamento di 9.525.477 euro, si fonda su due assi specifici innovativi, l’economia collaborativa, o economia della condivisione, e il brand territoriale. La prima mette in contatto senza confini geografici produttori e consumatori in modo innovativo, grazie ai progressi compiuti negli ultimi anni dalla tecnologia e dalla digitalizzazione. L’accesso a beni e servizi, piuttosto che la proprietà, è una componente chiave dell’economia collaborativa. Questo è possibile, perché oggi le persone sono più abituate e propense a scambiarsi oggetti, spazi, attrezzi e mezzi di trasporto (o a condividerne una parte), invece di comprarli. Come esempio, basti pensare alla diffusione negli ultimi anni, anche in Italia, del noleggio a lungo termine delle automobili. Il secondo asse, il brand territoriale, attribuisce al legame con il territorio un significato più profondo del semplice concetto di localizzazione. Infatti s’intende arricchire il marchio territoriale di significati e di valori tipici della cultura del posto e viene quindi inteso non solo come spazio geografico, ma come luogo di saperi, di sapori, di cultura, di paesaggi. Questo approccio è coerente con il fenomeno di riscoperta del locale che si sta sviluppando in controtendenza alla globalizzazione. Il GAL Valli Marecchia e Conca vuole pertanto stimolare e incentivare sperimentazioni nel settore agricolo legate alla condivisione di beni, oggetti, mezzi e strumenti di lavoro, senza però trasferirne la proprietà, in cambio di un contributo concordato direttamente tra soggetto che offre il bene e soggetto che lo utilizza per un determinato periodo. Infatti la perdurante crisi economica che colpisce duramente il settore agricolo, anche nelle aree collinari e montane del territorio del nascente GAL, necessita di nuove soluzioni per contenere le spese di esercizio. La strategia si propone come volano del cambiamento rurale dei prossimi 7 anni nei territori coinvolti, ma non solo: si propone come nuovo strumento di cooperazione con i territori limitrofi e con i territori europei similari. Cooperazione per stimolare nuove possibilità di crescita dell’intero territorio della Provincia di Rimini, con la salvaguardia del paesaggio e la biodiversità, l’innovazione delle filiere per il miglioramento del sistema produttivo, catalizzatori di nuove esperienze e sviluppo economico.

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