La municipale di Modena arresta giovane spacciatore nigeriano

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Blitz del nucleo problematiche del territorio al Parco XXII Aprile: secondo arresto in due giorni

arresto-pixelatoMODENA – Ennesimo arresto nella zona del parco XXII Aprile dove i controlli della Polizia municipale sono sempre frequenti e molto alto il livello di attenzione. Giovedì 15 settembre a finire nella rete del Nucleo problematiche del territorio della Municipale è stato un giovane nigeriano sorpreso a spacciare cocaina. Il processo è avvenuto per direttissima venerdì 16 settembre e l’uomo, incensurato, è stato condannato a 12 mesi con la sospensione della pena.

Nel pomeriggio di giovedì gli agenti in borghese appostati in zona tenevano sotto controllo un gruppo di giovani stranieri. In particolare uno di questi, un africano in sella a una bici si stava nervosamente intrattenendo in una telefonata in cui pareva desse indicazioni, facendo pensare a uno scambio di droga. Infatti, un paio di minuti dopo, è sopraggiunto dal retro del parco un italiano di circa quaranta anni che ha avvicinato lo spacciatore e gli ha consegnato denaro ricevendone in cambio due dosi di cocaina.

Polizia municipaleGli agenti sono immediatamente intervenuti fermando il compratore che proveniva da fuori provincia, e bloccando lo spacciatore, nonostante un tentativo di fuga. Insieme a lui hanno fermato anche un altro connazionale che tentava di evitare il controllo. Lo spacciatore ha tentato di disfarsi di altre cinque dosi di cocaina, gettandole a terra, ed è quindi stato arrestato per spaccio e detenzione di droga. Si tratta di un 23enne nigeriano, A.E., le iniziali, richiedente asilo politico come il connazionale che è stato accompagnato al Comando per accertamenti e rilasciato.

Mercoledì 14 settembre un altro straniero era stata arrestato nella stessa zona, dopo aver molestato verbalmente due anziane e aggredito i vigili di quartiere intervenuti. Anche per lui, un 28enne ghanese, irregolare sul territorio, nella giornata di giovedì 15 settembre, il procedimento penale è avvenuto per direttissima: chiesti dal suo avvocato i termini per la difesa, l’udienza è stata fissata a fine ottobre; sino ad allora l’uomo, con diversi precedenti, ha l’obbligo di firma presso il Comando della Polizia municipale