La Cappella dei Pianeti: con la conferenza di Moreno Neri prende avvio il ciclo di incontri “Nel Sigillo di Sigismondo”

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Lumen di Nino Migliori 01RIMINI – Con la conferenza di Moreno Neri sulla Cappella dei Pianeti del Tempio malatestiano, prende avvio sabato 3 marzo ciclo di incontri “Nel Sigillo di Sigismondo”, dedicato, all’interno delle Celebrazioni malatestiane nel sesto centenario della nascita e cinquecentocinquatensimo della morte, alla grande figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1417 – 1468), Signore di Rimini e tra gli indiscussi protagonisti del Rinascimento italiano.

Un ciclo di conferenze che proseguirà fino al 29 settembre 2018 che dopo Moreno Neri vedrà nella Sala del Giudizio del Museo della Città avvicendarsi studiosi e ricercatori come Massimo Ciavolella, che sabato 24 marzo parlerà de L’amore al tempo dei Malatesta; Federico Muccioli e Marco Bertozzi, sabato 21 aprile Gli Antichi alla corte dei Malatesta. Presentazione Atti del Convegno; Fabio Severi, sabato 19 maggio Montefeltro e Malatesta due grandi dinastie; Luca Cesari e Piero Lucchi, sabato 2 giugno Ezra Pound e i Malatesta; Gabriello Milantoni, sabato 29 settembre A Oriente dei Malatesta.

migliori 04Tutti gli incontri si terranno con inizio alle ore 17 nella sala del Giudizio del Museo della Città di via Tonini 1.

La Cappella dei Pianeti

“Di tutti gli «elementi tratti dai più occulti penetrali della filosofia e altrettanto atti ad attrarre fortemente i dotti quanto a permanere nascosti al volgo», cui allude a proposito del Tempio Malatestiano Roberto Valturio in un famoso passo del De Re Militari – scrive Moreno Neri nel suo contributo al catalogo di Lumen, la mostra fotografica di Nino Migliori dedicata alla Cappella dei Pianeti e della Zodiaco nel Tempio Malatestiano – la Cappella dei Pianeti è apparsa ai nostri contemporanei assolutamente priva di sottintesi criptici, arcani o esoterici. Curiosa presunzione quella di saper afferrare sole e luna, i due luminari, gli splendori del cielo, e i pianeti, appellativo che nel suo stretto senso significa vaganti, erranti, mobili, distinti col nome degli dèi antichi. Questi dèi planetari in vesti olimpiche, rappresentazioni delle immagini primordiali dell’essere, archetipi o modelli originali della psiche/anima, vagabondano per strade non illuminate per le immense distese del cielo.”

migliori 05“Tuttavia su queste cose qualcosa può essere detto – prosegue Neri -. Sia concessa a ciascuno la lettura della realtà cosmica e umana e una interpretazione che sveli la parola del dio, che improvvisamente, come luce che si accende dallo scoccare di una scintilla, nasce dall’anima e da essa si alimenta, discende e alluma equalmente, in modo che essa vibri ancora in fondo a noi.”

Moreno Neri, studioso riminese e saggista, traduttore ed esegeta, è studioso della tradizione classica e umanistica che dalla tarda antichità giunge fino al Rinascimento. Ha curato alcune opere di Pletone e saggi sul Tempio Malatestiano di Rimini; su quest’ultimo e su Sigismondo Pandolfo Malatesta, uno dei patroni della rinascenza neoplatonica, ha anche tradotto diverse opere dal francese e dall’inglese, tutte pubblicate da Raffaelli Editore (Rimini). Per Bompiani, nella collana “Il pensiero occidentale”, ha pubblicato Macrobio / Commento al sogno di Scipione (Milano, 2007) e, nella collana “Testi a fronte”, Giorgio Gemisto Pletone / Trattato delle virtù(Milano, 2010). Per le medesima collane sta curando da alcuni anni, su incarico del professor Giovanni Reale, l’edizione completa delle opere del bizantino Pletone, “principe dei filosofi del suo tempo”.

Oltre alle traduzioni dal latino e dal greco antico, tra le sue numerose traduzioni dal francese quelle di Charles Yriarte / Rimini: un condottiero del XV secolo: studi sulle lettere e le arti alla corte dei Malatesta secondo le carte di Stato degli archivi d’Italia (Rimini, 2003); Henry de Montherlant / L’infinito è dalla parte di Malatesta; introduzione di Giuseppe Scaraffia (Rimini, 2004); Roger Peyrefitte / I figli della luce (il Grande oriente); introduzioni parallele di Gustavo Raffi e Paolo Renner (Rimini, 2005); Fulcanelli / Finis Gloriae Mundi; prefazione di Jacques d’Ares (Edizioni Mediterranee, Roma, 2007). Tra quelle dall’inglese: Charles Mitchell / Le raffigurazioni del Tempio Malatestiano (Rimini, 2000); Adrian Stokes / Stones of Rimini (Rimini, 2002); “E. M. Forster / Gemisto Pletone ; Il Sepolcro di Pletone; “Aldous Huxley / Rimini e Alberti”; “Adrian Stokes / Pisanello”, in Visitatori celebri nel Tempio di Rimini (Rimini, 2004); Maria Grazia Pernis & Laurie Schneider Adams / L’aquila e l’elefante: Federico da Montefeltro e Sigismondo Malatesta (Rimini, 2005).

in allegato alcune delle immagini di Nino Migliori tratte da Lumen, la mostra fotografica dedicata alla Cappella dei Pianeti e della Zodiaco nel Tempio Malatestiano