Istituzione Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina

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Approvato il nuovo regolamentostendardo bologna

BOLOGNA – Il Consiglio metropolitano nella seduta di mercoledì 15 giugno ha approvato all’unanimità (con i voti di Pd, Sinistra per i Beni Comuni, Uniti per l’Alternativa e Movimento 5 Stelle) il nuovo Regolamento dell’Istituzione Villa Smeraldi-Museo della Civiltà Contadina che ne disciplina l’ordinamento, le attribuzioni e le modalità di funzionamento degli organi e della struttura tecnico-amministrativa.

Il nuovo Regolamento, aggiorna, semplifica e sostituisce quello adottato nel 1998 e in parte modificato nel 2000 adeguandosi al riordino istituzionale, alle norme sull’armonizzazione dei bilanci nella Pubblica Amministrazione e a quelle di una gestione museale smart e rispondente ai bisogni e alle aspettative della società contemporanea.

Le finalità dell’Istituzione, in particolare del Museo della Civiltà Contadina in essa contenuto, sono state ampliate non limitandosi più alla mera conservazione o all’attività scientifica, ma incentivando la valorizzazione e promozione del patrimonio attraverso attività divulgative e didattiche innovative e partecipate dalle persone in linea con i mutamenti avvenuti sia a livello istituzionale che negli studi e nelle applicazioni della museografia. Modalità e attività che il Museo ha fatto proprie sia in relazione ai suoi temi tradizionali sia anche a favore dell’innovazione con la realizzazione, circa quattro anni fa insieme a Università di Bologna, del Pomario storico, il “museo a cielo aperto” di Villa Smeraldi dedicato alle varietà antiche e rare di frutti e dunque al mantenimento della biodiversità.

Per quanto riguarda gli Organi, le competenze del Consiglio di Amministrazione sono state adeguate alle nuove norme sull’armonizzazione contabile nella Pubblica Amministrazione, La figura del Direttore, seppur con le necessarie caratteristiche scientifiche e professionali, viene individuata prioritariamente all’interno degli Enti che costituiscono l’Istituzione e prevede maggiori momenti di relazione/collaborazione con la Città metropolitana e le sue Aree nonché con i Comuni aderenti.

Inoltre in seguito alla costituzione della Città metropolitana e al suo Statuto nonché alla successiva Intesa Generale Quadro con la Regione Emilia-Romagna viene prevista la partecipazione al sistema integrato dei musei del territorio metropolitano e la possibilità di stringere accordi e convenzioni per il coordinamento della rete museale di tutto o parte del territorio.