Istituzione Bologna Musei, gli appuntamenti dal 20 al 26 gennaio

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Bologna veduta aereaBOLOGNA – Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.

Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 20 a giovedì 26 gennaio.

IN EVIDENZA

venerdì 20 gennaio

ore 18: Casa Morandi – via Fondazza 36
Nell’ambito di ART CITY Bologna
“Ornaghi & Prestinari. Grigio Lieve”
Inaugurazione della mostra.
La mostra “Grigio Lieve” di Ornaghi & Prestinari, curata da Roberto Pinto, nasce da una ricerca sulla possibilità di generare una serie di sculture a partire dalle ombre nei quadri di Giorgio Morandi.
Ricostruendo il suo atelier attraverso un modello virtuale 3D, gli artisti hanno ricreato il set del quadro e la rispettiva composizione di oggetti per dedurne le viste nascoste attraverso cui hanno infine modellato coni d’ombra in assenza degli oggetti.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

martedì 24 gennaio

ore 16.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Nell’ambito di ART CITY Bologna
“Esercizi di stile”
Inaugurazione della mostra a cura di Francesca Manni. Progetto coordinato da Cristina Francucci.
“Esercizi di stile” è la denominazione prescelta per uno dei moduli formativi che caratterizzano il progetto di collaborazione sottoscritto nel 2106 dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo. Si tratta di un’iniziativa che offre agli studenti la possibilità di cimentarsi con gli spazi e le pratiche dell’istituzione museale. Gli Esercizi di stile degli studenti coinvolti sono rivolti alle opere della Collezione Permanente MAMbo, in dialogo con la poetica di alcuni grandi maestri. Dal 26 gennaio al 26 febbraio 2017 il progetto si concretizza in un’esposizione che vede impegnati nella presentazione delle loro opere tre studenti dei corsi di Arti visive – Francesca Bertazzoni, Flavio Pacino e Giulia Poppi – e una studentessa del corso di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico – Francesca Manni – nel lavoro curatoriale.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

ore 18: Ex negozio Gavina – via Altabella 23
Nell’ambito di ART CITY Bologna
“Calori & Maillard. Causerie – conversazione”
Inaugurazione della mostra.
Il progetto “Causerie – conversazione” riapre alla fruizione pubblica lo spazio dell’ex negozio Gavina progettato da Carlo Scarpa e intende valorizzarlo grazie a un intervento site-specific ideato e realizzato dal duo di giovani artiste Calori & Maillard nella sezione Polis di ART CITY Bologna.
Lo spazio dell’ex negozio Gavina, uno dei pochi esempi di architettura di Scarpa sul territorio bolognese, è denso di una narrazione che intreccia dell’architettura moderna, la recente storia italiana e la memoria collettiva della città di Bologna. Fu infatti progettato dall’architetto Carlo Scarpa tra il 1961 e il 1963, su commissione di Dino Gavina, come show room delle sue creazioni, per poi divenire sede di un negozio di giocattoli artigianali.
Il duo artistico Calori & Maillard porta avanti una ricerca incentrata sulla relazione tra architettura, corpo e simbologia, analizzando in particolare il ruolo dell’architettura come manifestazione di valori sociali, culturali ed economici. All’interno del locale situato al piano terra di via Altabella 23, gli interventi scultorei e installativi delle artiste si inseriscono come punteggiatura al testo architettonico scritto da Scarpa, usando lo spazio in sé come una partitura.
Ingresso: gratuito
Info: www.artcity.bologna.it

mercoledì 25 gennaio

ore 18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Nell’ambito di ART CITY Bologna
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”
Inaugurazione della mostra.
In occasione di ART CITY Bologna, il MAMbo propone la prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, rende visibili negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere un quarantina di dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 26 gennaio

ore 18: Museo Medievale – via Manzoni 4
Nell’ambito di ART CITY Bologna
“Martino Genchi. Raccogli la cosa nell’occhio”
Inaugurazione della mostra.
Martino Genchi interviene nelle collezioni del Museo Civico Medievale con il progetto “Raccogli la cosa nell’occhio”, che interpreta le lacune incise dalla storia su alcuni dei reperti conservati.
I danneggiamenti e i vuoti generati da terremoti, spoliazioni, cancellazioni diventano il segnale di un conflitto tra una ricerca di eternità e la consunzione del quotidiano, in cui i frammenti mancanti vanno intesi come parti integranti della forma a cui appartengono.
Il progetto è accompagnato dal contributo critico di Claudio Musso.
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

PER I BAMBINI

sabato 21 gennaio

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La fata elettricità” Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di fata elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il Museo ha pensato di ripercorrere con piccole verifiche e giochi (come “la danza dei forzati”, “il pendolino elettrico” e “la pila con le mani”) le tappe più significative delle scoperte legate all’elettricità: dagli esperimenti di Talete di Mileto sull’elettricità statica, fino alla costruzione delle prime macchine elettrostatiche in grado di produrre scintille, all’invenzione della pila di Volta nel 1799 e agli esperimenti di Faraday sull’induzione elettromagnetica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20 gennaio).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

domenica 22 gennaio

ore 16: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Giochi e giocattoli del passato”Laboratorio per bambini da 5 a 8 anni a cura di Angela Lezzi, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Quali erano i giochi preferiti dai bambini tanto tanto tempo fa? E i loro giocattoli sono come i nostri? Tra le sale del museo andremo alla scoperta dei divertimenti e dei passatempi di una volta.
Prenotazione obbligatoria entro le ore 12 del venerdì precedente a edubolognamusei@comune.bologna.it
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 21 gennaio

ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Per il ciclo La diversità fra scontro e integrazione: storie e riflessioni dall’antichità
“La diversità fra scontro e integrazione: un’introduzione” Conferenza di Carmine Ampolo (Scuola Normale Superiore di Pisa).
Punto di incrocio di rotte e vie di comunicazione, ponte fra Oriente e Occidente e fra Mediterraneo ed Europa, da sempre l’Italia è stata terra di incontro, e talvolta di scontro, di popoli e culture. Dall’approdo dei Greci sulle coste di quella che diventerà la Magna Grecia, alla calata delle tribù celtiche, alla romanizzazione cercata o forzata dei popoli italici, alle storie individuali di immigrati ed emigrati, pagine della storia antica per illuminare un tema di grande attualità.
La conferenza è la prima di una serie di incontri che accompagneranno il pubblico fino al 25 febbraio, con la partecipazioni di importanti storici ed archeologi.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
In occasione della mostra Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto
“L’autoritratto di Velázquez e la pittura a olio del Seicento”
Visita guidata con Giacomo Alberto Calogero, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Il Protettore del tempo” Presentazione del libro di Simona Cantelmi (L’Erudita/Giulio Perrone Editore, 2017).
Musiche di Valentino Corvino, violino; Stefano Malferrari, pianoforte. Letture di Cristina Carrisi.
Lorenzo Belletti è un diciottenne riflessivo e di poche parole. È legato da un’amicizia profonda e sincera al cugino Leonardo, il suo opposto, vivace ed estroverso, e un hobby particolare: gli piace armeggiare con gli orologi, li smonta e li rimonta, creandone di nuovi.
Lorenzo ha preso una cotta per la bella e irraggiungibile Martina, più grande di lui e pianista di talento. Un giorno i due ragazzi scoprono una buia e fredda sala di orologi nella vecchia biblioteca dismessa della scuola. Sono attaccati alle pareti e tutti perfettamente sincronizzati. Ma all’improvviso, apparentemente senza motivo, gli orologi si fermano e la città viene occupata dagli inquietanti membri del Regno Oscuro guidati da Re Osibos.
Simona Cantelmi è nata nel 1981 e vive a Budrio, in provincia di Bologna. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi in Storia dell’Emilia Romagna nel Medioevo, attualmente si occupa di comunicazione e web marketing negli ambiti arte e musica. È cultore della materia in Storia Medievale all’Università di Bologna e cura voci del Dizionario Biografico degli Italiani Treccani. Ha pubblicato monografie e saggi di carattere storico. “Il Protettore del tempo” è il suo primo romanzo.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/musica

domenica 22 gennaio

ore 10.30: Museo Medievale – via Manzoni 4
“La collezione dei vetri: dal calice Barovier alle vetrate di Francesco Francia” Visita guidata con Ilaria Negretti, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito del ciclo Officina delle Stelle
“I colori delle galassie” Incontro con Paola Focardi, Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna.
Fino a cento anni erano solo delle semplici nebulae, oggetti di forma diffusa che si riteneva fossero collocati all’interno della nostra galassia; poi, alla fine degli anni ’20, Edwin Hubble dimostrò che queste nebulae non erano oggetti interni alla Via Lattea, ma galassie lontane e dette così avvio allo studio sistematico delle loro proprietà.
Non era facile ottenere lo spettro delle galassie a quell’epoca: un singolo spettro richiedeva alcune notti di osservazione, mentre già vent’anni fa in un’ora si poteva ottenere lo spettro di alcune centinaia di galassie. Oggi abbiamo a disposizione milioni di dati ma, nonostante ciò, molti interrogativi restano aperti.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20 gennaio).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”
Una visita guidata al Museo per conoscere alcune delle più celebri opere di Giorgio Morandi. Un percorso per scoprire i lavori di alcuni grandi artisti contemporanei che dialogano con le opere di Giorgio Morandi enfatizzando l’importanza e la straordinaria attualità della sua ricerca. Tra questi, Wayne Thiebaud, Sean Scully e Tony Cragg.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al museo. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 26 gennaio

ore 17 e ore 18.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Nell’ambito di ART CITY Bologna / Corpo sensibile. Barlumi del documentario
“Incontro con Caterina Erica Shanta e Milo Adami”.
Negli spazi della Collezione Permanente del MAMbo il progetto “Corpo sensibile. Barlumi del documentario”, promosso da Arte Fiera e curato da Marco Bertozzi, presenta un ciclo di otto presentazioni, declinate nel formato della proiezione accompagnata da talk, per indagare le forme al confine fra video arte e cinema documentario.
“Corpo sensibile” è una rassegna di opere di giovani autori che sondano il mistero di questa relazione: tracce d’archivio, poemi di luce, lembi visuali alle soglie dell’esperienza estetica, laddove il reale è costantemente da reinventare e il cinema documentario l’opposto di un paradigma della certezza.
Gli artisti invitati sono Milo Adami (Roma, 1981), Luca Ferri (Bergamo, 1976), Riccardo Giacconi (Tolentino, 1985), Virginia Eleuteri Serpieri (Roma, 1974), Chiara Malta (Roma, 1977), Caterina Erika Shanta (Landstuhl, 1986), Cosimo Terlizzi (Bitonto, 1973), Danilo Torre (Catania, 1978).
Giovedì 26 gennaio alle 17 incontro con Caterina Erica Shanta; a seguire alle ore 18.30 incontro con Milo Adami (anticipazione in occasione dell’inaugurazione di Arte Fiera).
Il progetto rientra nella sezione ART CITY Polis di ART CITY Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Museo della Musica – Strada Maggiore 34
“Marco Di Giovanni. Orizzonte degli eventi”, fino al 12 marzo 2017
Il Museo della Musica accoglie il progetto espositivo di Marco Di Giovanni “Orizzonte degli eventi”, nel segno di una trasversalità di generi artistici e idiomi musicali che avvicina alle pratiche artistiche contemporanee le preziose collezioni del museo che documentano la storia della musica europea dal XIII al XIX secolo.
Il progetto, a cura di Sabrina Samorì, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna, il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, che si propone di offrire nuove prospettive di visita al patrimonio storico-artistico della città attraverso opere di artisti contemporanei.
“Orizzonte degli eventi” ricontestualizza alcuni fra i lavori più emblematici realizzati da Marco Di Giovanni negli ultimi anni. L’intervento, appositamente ideato in funzione di due ambienti del museo, acquisisce una pregnanza di particolare densità per la capacità dell’artista di concentrare la sua dimensione espressiva entro un percorso multidisciplinare di complessa configurazione compositiva. Per le sale dedicate agli eventi temporanei Di Giovanni concepisce infatti un display di rigorosa logica immanente che, attraverso una fitta rete di interrelazioni tra diversi linguaggi come scultura, disegno, installazione sonora e performance, invita il pubblico ad andare oltre la soglia del visibile, coinvolgendolo in un’avvolgente esperienza immersiva.
Info: www.museibologna.it/musica

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
“Chiara Lecca. A fior di pelle”, fino al 19 marzo 2017
Le Collezioni Comunali d’Arte si aprono a uno scenario tra realtà e illusione con la mostra “A fior di pelle” di Chiara Lecca, a cura di Sabrina Samorì e Silvia Battistini.
Il progetto rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna, il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, che si propone di offrire nuove prospettive di visita al patrimonio storico-artistico della città attraverso opere di artisti contemporanei.
All’interno dell’ampio percorso museale situato al secondo piano di Palazzo d’Accursio, in cui è custodito un ricco patrimonio artistico databile dal Duecento agli inizi del Novecento, Chiara Lecca interviene in quattro sale (I, IV, XII, XVI) disseminando installazioni che sottolineano la studiata interazione con le peculiari caratteristiche degli ambienti storici in cui si inseriscono.
Fin dagli esordi, la ricerca artistica di Chiara Lecca si focalizza sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere la frattura operata dalla società contemporanea e la contraddittorietà insita nel comportamento collettivo umano di rimozione della parte istintiva e selvaggia in contrapposizione alla sfera razionale. Il suo lavoro induce lo spettatore a interrogarsi e a ripensare la propria origine attraverso un immaginario di perturbante forza visionaria, in cui l’elemento animale diventa materia per un processo di ambigua alterazione semiotica.
Info: www.museibologna.it/arteantica

medievalevelazquez“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.
Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi”, fino al 19 marzo 2017
In occasione di ART CITY Bologna, il Museo Morandi dedica una intera sala del proprio percorso all’esposizione di una serie di opere che dal 1999 a oggi sono entrate a far parte della collezione a seguito di generose donazioni da parte di artisti che, nel loro percorso di ricerca estetica, hanno dichiaratamente guardato all’opera di Giorgio Morandi.
David Adika, Julius Bissier, Ada Duker, Alexandre Hollan, Joel Meyerowitz, Zoran Music, Wayne Thiebaud e Marco Maria Zanin sono gli autori dei 19 lavori esposti, diversi per tecnica e soggetto. Attraverso un confronto dialettico con le opere di Morandi si intende offrire al visitatore una nuova chiave di lettura e interpretazione del suo universo artistico, nonché ribadirne la forte presenza nell’immaginario culturale globale e la sua influenza sulla cultura visiva internazionale.
L’isolamento estetico dell’oggetto o dei gruppi di oggetti e l’apparente ripetitività della rappresentazione, che ritroviamo nelle opere di Thiebaud; la costruzione volumetrica e architettonica dello spazio dove anche il vuoto si fa forma nelle foto di Ada Duker; la dimensione atemporale e metafisica dell’oggetto nelle foto di Adika, Meyerowitz e Zanin; “i silenzi colorati” degli acquerelli di Hollan; la pulizia dell’immagine e il tono cromatico degli acquerelli di Music e Bissier; tutto ciò rimanda al rigoroso atteggiamento di Morandi nei confronti della pratica artistica, intesa come momento di indagine euristica, ovvero occasione per un’analisi obiettiva del dato naturale, territorio dove si celano incanto poetico ed emozione lirica.
Comprendere questo aspetto della ricerca morandiana significa ricondurre la sua esperienza estetica ad un atteggiamento fenomenologico che si esplica nella sua affermazione dell’essere e dell’esistere e nella sua intuizione eidetica che consente di cogliere l’essenza delle cose.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Medievale – via Manzoni 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 28 febbraio 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Villa delle Rose – via Saragozza 228/230
“Villa delle Rose 1936”, fino al 29 gennaio 2017
Nell’anno in cui ricorre il centenario della donazione di Villa delle Rose al Comune di Bologna da parte della contessa Nerina Armandi Avogli, l’Istituzione Bologna Musei propone una riflessione sul momento che può essere considerato l’avvio della storia della Galleria d’Arte Moderna che, con i suoi sviluppi successivi, in un secolo di storia, ha condotto a ciò che oggi è il MAMbo.
Con la mostra “Villa delle Rose 1936”, a cura di Uliana Zanetti e Barbara Secci, si presenta una ricostruzione dell’allestimento realizzato ottanta anni or sono da Guido Zucchini, il primo a dare piena esecuzione delle volontà della donatrice includendo esclusivamente opere del XX secolo.
L’esposizione si svolge nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.
Nonostante le numerose perdite registrate durante la seconda guerra mondiale, grazie alle oltre cento opere superstiti e lavorando sull’attuale stato architettonico della Villa è stato possibile far rivivere nelle sue linee generali quel primo assetto delle collezioni, dando la possibilità al pubblico di oggi di vedere lavori raramente esposti negli ultimi decenni.
Riflettendo sul senso del lascito del 1916, “Villa delle Rose 1936” costituisce inoltre ornaghiprestinarigrigiolievecasamorandifotomatteomonti5un’occasione per la revisione critica di un periodo ancora poco studiato della storia dell’arte bolognese e per la conoscenza di un momento rivelatosi cruciale per il successivo sviluppo della città.
Il percorso espositivo del 1936 si articolava in undici sale (più la loggia d’ingresso, il portico e il giardino) di cui oggi si è cercato di mantenere l’impostazione attraverso una per quanto possibile fedele collocazione delle opere ancora disponibili.
Info: www.mambo-bologna.org

L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
In occasione della mostra “Villa delle Rose 1936” aperto sabato e domenica: ore 15-20

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13