La rassegna cinematografica
Si parte martedì 6 marzo con Persona (1966), introdotto dallo psicoanalista Angelo Battistini: film complesso, stratificato, partorito dopo una profonda crisi depressiva, che segna il trasferimento definitivo di Bergman nell’isola di Faro, dove il regista aveva già girato e girerà altri suoi film e dove abiterà fino alla morte nel 2007. Se il cinema è una questione di luce, se i film, come diceva Fellini, si scrivono con la luce, Persona, con il suo bianco e nero, le sue ombre e i suoi chiaroscuri sui volti delle due protagoniste inquadrate spesso in primo piano, spinge la settima arte e la sua capacità espressiva verso territori e possibilità fino ad allora ancora inesplorati.
Circa dieci anni prima di Persona, Bergman dirige Il posto delle fragole (1957), il suo film più amato dal pubblico e quello che gli ha dato la notorietà internazionale. In programma martedì 13 marzo, presentato dallo storico del cinema Marco Bertozzi, Il posto delle fragole è costruito su una sceneggiatura perfetta che mescola ricordi, avvenimenti, sogni. Tra i film preferiti da Fellini, è una meditazione sul tempo, sul cambiamento, sulla nostalgia con un interprete straordinario, il regista Victor Sjostrom, che Bergman considerava suo maestro.
L’ultimo appuntamento cinematografico, martedì 20 marzo, non poteva essere che con Fanny e Alexander (1981), che sotto certi aspetti è da considerarsi il testamento spirituale del regista svedese. Per la sua connotazione fortemente autobiografica, con al centro il tema della famiglia, e per essere una riflessione sul teatro e sul rapporto tra il teatro e la vita, è il prologo ideale allo spettacolo che andrà in scena il 28 marzo.
Lo spettacolo teatrale
Mercoledì 28 marzo, al Teatro degli Atti (ore 21), Silvio Castiglioni e Daniela Giovanetti daranno vita alla lettura scenica di Ingmar, testo inedito e originale scritto da Davide Brullo ispirato lontanamente ai Tre diari che, attraverso la scrittura di Ingmar Bergman, Ingrid von Rosen e la figlia Maria von Rosen, raccontano il precipizio della malattia di Ingrid e la sua morte. Ad accompagnare i due attori, il canto di Nora Angelini e le immagini di Massimo Salvucci.
L’ingresso alla rassegna (ore 21, Cineteca Comunale) è libero; per lo spettacolo (ore 21, Teatro degli Atti) ingresso 10 euro.
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