Giovani scienziati crescono: alla scoperta di glutine, DNA e amilasi

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20151023_164108__GBX0102Il 27 novembre a Opificio Golinelli la premiazione dei progetti di comunicazione scientifica dei 360 studenti di 69 scuole di tutta Italia realizzati durante la scuola estiva di Scienze in pratica della Fondazione Golinelli. La lezione del chimico e divulgatore Dario Bressanini. L’illusione del cibo naturale: parlar di cibo nell’era della fragola pesce e del glutammato killer

BOLOGNA – Dallo studio del glutine a quello del DNA fino all’analisi delle amilasi, enzimi fondamentali per la digestione dei carboidrati complessi e utilizzati nell’industria tessile. Sono alcuni dei percorsi che hanno visto protagonisti 362 studenti delle scuole secondarie di secondo grado arrivati a Bologna da tutta Italia per partecipare alla scuola estiva sulle scienze della vita di Scienze in pratica, area progettuale della Fondazione Golinelli. Scienze in pratica ha lo scopo di accendere nei ragazzi fra i 14 e i 19 anni la passione per le scienze e le tecnologie grazie all’opportunità di fare esperimenti concreti in laboratori dotati delle più moderne strumentazioni scientifiche, allestiti a Opificio Golinelli, la nuova cittadella per la conoscenza e la cultura voluta da Marino Golinelli.

bressaniniI migliori progetti e lavori di comunicazione scientifica prodotti dagli studenti durante la scuola estiva – che si è tenuta fra giugno e luglio 2015 – saranno premiati venerdì 27 novembre, dalle 14 alle 18, all’Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa, 14). All’incontro, aperto dai saluti di Antonio Danieli e Marino Golinelli, rispettivamente direttore e presidente della Fondazione Golinelli, parteciperà il chimico Dario Bressanini, docente di Chimica e Tecnologia degli Alimenti all’Università dell’Insubria a Como oltreché autore del blog Scienza in cucina. Il suo intervento, di stringente attualità, si intitola “L’illusione del cibo naturale. Parlar di cibo nell’era della fragola pesce e del glutammato killer”.

Giunta alla settima edizione, la scuola estiva ha coinvolto 69 istituti di tutta Italia, prevalentemente di Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto e Piemonte. Punto di riferimento nazionale per l’apprendimento della cultura scientifica ed eccellenza del territorio emiliano-romagnolo, la scuola estiva offre la possibilità di confrontarsi per un’intera settimana con la microbiologia, la biologia molecolare, la genetica, sotto la guida esperta di tutor di laboratorio. I corsi sono un’ottima occasione per potenziare competenze e abilità manuali dei giovani studenti, nonché per stimolarne capacità critica e curiosità. Durante l’intero periodo di stage (gli studenti sono suddivisi in gruppi di lavoro di 8-10), ogni allievo è messo in condizione di operare in laboratori a posto singolo. Legando gli stage di laboratorio a temi scientifici di attualità, inoltre, obiettivo della scuola estiva è anche quello di stimolare i giovani sull’importanza della scienza e della tecnologia nella vita quotidiana, facendo comprendere il valore della ricerca, ma anche la rilevanza della cultura, della conoscenza, della divulgazione e della comunicazione scientifica nella scuola e nella società. Al termine della settimana, gli studenti hanno realizzato una prodotto di comunicazione della scienza per il grande pubblico o un poster scientifico che sarà presentato il 27 novembre. L’illusione del cibo naturale, parlar di cibo nell’era della fragola pesce e del glutammato killer
Abstract di Dario Bressanini

È20151023_164523__GBX7682 in atto da alcuni anni una vera e propria corsa all’alimentazione “naturale”, eppure le nostre idee sul tema non sono così chiare come vogliamo credere. Sempre più spaventati e confusi dai messaggi allarmistici dei media, ci siamo convinti che la “manipolazione” del cibo sia uno dei tanti mali della società odierna, dimenticando che l’intervento umano su ciò che mangiamo è antico quanto l’invenzione dell’agricoltura stessa e della cottura. Siete sicuri che il colore “naturale” delle carote sia l’arancione? Sapevate che il frumento tenero non esiste allo stato selvatico? Che il glutammato è presente nel latte materno? E che mangiamo ogni giorno vegetali, non OGM, il cui DNA è stato modificato dall’uomo? Il cibo “naturale” non esiste, così come, paradossalmente non esiste il cibo “contronatura”. Esiste semplicemente il cibo, che abbiamo sempre modificato e continueremo a farlo.

Biografia di Dario Bressanini

Dario Bressanini insegna Chimica e Tecnologia degli Alimenti presso l’Università dell’Insubria a Como. È titolare sulla rivista Le Scienze della rubrica “Pentole e provette” dedicata all’esplorazione scientifica del cibo. Ha pubblicato “OGM tra leggende e realtà” (Zanichelli 2009), “Pane e Bugie” (Chiarelettere 2010), “I giochi matematici di fra’ Luca Pacioli” (Dedalo, 2011), “Le bugie nel carrello” (Chiarelettere, 2013) e, insieme a Beatrice Mautino, “Contronatura” (Rizzoli, 2015) . È autore del blog “Scienza in Cucina”.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili prenotando alla mail info@scienzeinpratica.it, www.scienzeinpratica.it.