Il 10 febbraio del 1947 fu infatti firmato il trattato di pace con cui le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste, passarono alla Jugoslavia.
L’ Amministrazione comunale e l’Istituzione Riccione per la cultura intendono celebrare il Giorno del Ricordo con un incontro pubblico dal titolo “L’esodo giuliano-dalmata: le radici di un dramma nazionale” (venerdì 10 febbraio ore 21, biblioteca comunale, Viale Lazio n. 10) i cui protagonisti sono Mattia Vitelli Casella – delegato Comitato Nazionale 10 febbraio – e Massimiliano Capra Casadio – storico e ricercatore – .
Questo appuntamento si propone di far conoscere le motivazioni storiche per cui dopo secoli di convivenza pressoché sempre pacifica delle diverse etnìe – Croati, Sloveni e Italiani – sulla costa orientale dell’Adriatico e sulle isole antistanti, si sia arrivati negli anni Quaranta alla tragedia delle uccisioni di massa e quindi all’ esodo.
L’incontro con Mattia Vitelli Casella e Massimiliano Capra Casadio si concentrerà su tre periodi: l’impero austro-ungarico, il ventennio dei nazionalismi tra le due guerre, la II guerra mondiale e gli eventi che ne sono seguiti.
Mattia Vitelli Casella è dottore di ricerca in storia antica ed ora è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, dove si occupa della regione adriatica in epoca romana. Terminati gli studi classici presso il liceo Giulio Cesare di Rimini nel 2001, si è iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo bolognese, dove ha studiato fino al conseguimento del dottorato di ricerca nel 2011, ottenuto con una tesi sulla geografia storica e le istituzioni della Liburnia antica. Durante e dopo il dottorato ha goduto di borse di studio di enti italiani e stranieri, per proseguire le sue ricerche, incentrate anche sulla storia e la società della provincia romana di Dalmazia. Accanto all’attività lavorativa, si è sempre impegnato a livello provinciale, per sensibilizzare sulla questione giuliano-dalmata, dapprima come delegato ADES, fino allo scioglimento, e ora del Comitato 10 febbraio. In questa veste, insieme agli enti locali, ha organizzato e partecipato a numerosi eventi e in particolare la mostra fotografica “Il confine più lungo” presso il Comune di Rimini.
Massimiliano Capra Casadio (Riccione, 1977), studioso di storia contemporanea e della destra italiana, nel 2010 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Storia d’Europa presso il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Bologna. Dal 2012 insegna come docente di Filosofia e Storia presso i licei e le scuole superiori della provincia di Rimini. Ha pubblicato: “Storia della nuova destra. La rivoluzione metapolitica dalla Francia all’Italia (1974-2000)”, Clueb Editore; “Storia della Xª Flottiglia Mas 1943-1945” (Mursia Editore) e diversi articoli e saggi in riviste specializzate.
Venerdì 10 febbraio, ore 21.00. Sala Conferenze della Biblioteca comunale, viale Lazio 10.
Ingresso libero.
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