Ferrara: il Liceo Ariosto e l’Ist. Alighieri per la prima volta aderiscono al Teacher Assistant, efficace sinergia tra pubblico e pri

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Parte per la prima volta il progetto gratuito accolto con entusiasmo da docenti, alunni e Istituzioni iniziato nel 2013 in Piemonte. Il 21 settembre arriveranno in Italia i 2 giovani americani che affiancheranno i docenti di lingua dei due Istituti

Teacher assistant settembre 2016TORINO – Sta per partire per il primo anno nella città emiliana il progetto Teacher Assistant di WEP realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna e che in Piemonte, in quattro anni, ha coinvolto circa 14.000 studenti e 100 istituzioni scolastiche.

Il progetto, che permette a ragazzi stranieri provenienti da America, Canada, Australia, Francia, Germania e Inghilterra di affiancare per dodici settimane gli insegnanti di lingua durante le ore di lezione, sarà attivato presso il Liceo L. Ariosto e l’Istituto Dante Alighieri.

I Teacher che assisteranno i docenti delle due scuole ferraresi sono Rachel Aileen Ford, 22enne di Columbia e Graciela Martinez, 24enne di Houston.

Le due giovani insegnanti arriveranno a Torino giovedì 21 settembre e visiteranno il capoluogo piemontese durante due giorni di Orientation prima di recarsi presso le famiglie di Ferrara che le ospiteranno.

La collaborazione tra un’organizzazione privata e un’istituzione pubblica, insieme alla gratuità del progetto, è risultata vincente.

La formula infatti, semplice e flessibile, e la durata (tre mesi) permettono di far convergere esigenze didattiche e organizzative senza costi aggiuntivi per le istituzioni scolastiche.

I giovani insegnanti sono selezionati da WEP, mentre le scuole provvedono a organizzare l’ospitalità in famiglia dei ragazzi stranieri.

La professoressa Gabriella Tealdo, dell’IC1 di Acqui Terme che aderisce fin dal primo anno al progetto racconta così l’esperienza:Avere questi ragazzi in classe è una risorsa per le scuole. Nonostante l’età, l’autorità della loro competenza linguistica fa sì che gli studenti li prendano come punto di riferimento, molto più di noi insegnanti. Il contatto umano che si crea con chi ha pochi anni in più stimola curiosità e voglia di imparare. Mi auguro che possa esserci fornita anche il prossimo anno questa possibilità.”