Faust di Gounod il 15 e 17 dicembre a Piacenza

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Faust_generale_ph©RolandoPaoloGuerzoni_1765Stagione d’opera 2017-2018: il ritorno di Faust dopo 54 anni di assenza sul palcoscenico del Teatro Municipale nell’allestimento del pluripremiato collettivo Anagoor

PIACENZA – Torna dopo 54 anni di assenza Faust sul palcoscenico del Teatro Municipale di Piacenza.

L’opera più celebre di Charles Gounod, a duecento anni dalla nascita del compositore francese, andrà in scena venerdì 15 dicembre alle 20 e domenica 17 alle 15.30 nell’ambito della Stagione d’Opera 2017/2018.

Prodotto da Fondazione Teatro Comunale di Modena, in coproduzione con I Teatri di Reggio Emilia e Fondazione Teatri di Piacenza, lo spettacolo, tra i più attesi allestimenti della Stagione operistica nazionale, ha debuttato nei giorni scorsi a Modena con una buona accoglienza di pubblico e critica.

A firmare regia, scene, proiezioni video e costumi il collettivo Anagoor guidato da Simone Derai, una delle realtà emergenti più attuali e stimolanti del panorama italiano, vincitore nel 2016 del premio dell’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali “per l’innovativa ricerca teatrale” e candidato al Premio Europa per il Teatro 2017.

La parte musicale dello spettacolo è diretta dal francese Jean-Luc Tingaud, qui alla guida dell’Orchestra dell’Opera Italiana e del Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena preparato da Stefano Colò.

Direttore francese di fama internazionale, Jean-Luc Tingaud ha recentemente diretto I pescatori di perle all’English National Opera, La bohème in forma di concerto alla Salle Pleyel di Parigi con la Royal Philharmonic Orchestra e ha debuttato all’Arena di Verona con Roméo et Juliette di Gounod.

Faust_generale_ph©RolandoPaoloGuerzoni_2053Il ruolo del titolo è affidato al tenore Francesco Demuro, applaudito Alfredo in Traviata e Rodolfo ne La bohème al teatro Metropolitan Opera di New York, Duca di Mantova in Rigoletto a San Francisco e all’Opéra Bastille di Parigi oltre che ospite alla Staatsoper di Berlino, all’Opera di Monaco di Baviera e alla Royal Opera House di Londra.

Ramaz Chikviladze, che interpreterà Mèphistophélès, ha riscosso successi al Teatro Carlo Felice di Genova, all’Opéra di Nizza, al Teatro Massimo di Palermo, a Stoccarda e al Grand Théâtre di Lussemburgo.

Marguerite sarà il soprano Davinia Rodriguez, nel 2014 accanto a Leo Nucci in Simon Boccanegra (Maria) al Teatro Municipale di Piacenza, di recente acclamata interprete nei ruoli principali de La traviata a Bilbao, di Lucia di Lammermoor e dell’Orphée et Eurydice all’Opera di Seattle e, accanto a Placido Domingo, alla Florida Grand Opera e a Valencia.

“L’ambizione del progetto è quella di risarcire Charles Gounod e l’opera stessa dell’ammirazione che meritano per aver trasformato in teatro e musica uno dei capisaldi del pensiero e dell’arte occidentali – racconta il regista Simone Derai -. E questo non strappando dalla carne di Gounod la connessione con Goethe e il suo capolavoro, ma riannodandone saldamente il vincolo, unica via per osservare non il difetto ma la grandezza del compositore e la sua straordinaria autonomia”.

Gli altri artisti del team Anagoor impegnati nell’allestimento sono Silvia Bragagnolo, scenografa, Marco Menegoni, assistente per la parte scenica, Lucio Diana alle luci, Monica Tonietto assistente per la parte musicale e Giulio Favotto direttore della fotografia.

La regia dell’opera rispetta la collocazione temporale originale, quel primo XVI secolo germanico in cui sorge la leggenda di Faust e in cui è collocata la vicenda nel dramma di Goethe da cui attingono e a cui si rifanno Barbier, Carré e Gounod. Un unico spazio diversamente attrezzato, senza particolari macchine sceniche, servirà a ricreare la dimensione necessaria ai diversi ambienti delle scene dove si muove una sorta di teatro delle marionette, come quello che originariamente avrebbe ispirato il giovane Goethe. Un ruolo importante è affidato alle proiezioni video – tutte immagini originali, raccolte e prodotte appositamente per questa produzione -, strumento drammaturgico che si colloca tra un atto e un altro, senza interferire con la linearità della vicenda, sfruttando i tempi morti dei cambi di scena.

La compagnia, che prende il nome dal racconto di Dino Buzzati Le mura di Anagoor, nasce nel 2000 a Castelfranco Veneto. Dopo prestigiose produzioni per la Biennale di Venezia e per il festival MiTo, nel 2013 riceve il Premio HYSTRIO–Castel dei Mondi e debutta alla Sagra Musicale Malatestiana di Rimini con la prima regia di un’opera: Il Palazzo di Atlante di Luigi Rossi (1642). Nel 2014, al Festival delle Colline Torinesi, debutta Virgilio Brucia, presentato anche al Romaeuropa Festival. Nel 2015 il Napoli Teatro Festival Italia presenta un focus interamente dedicato ad Anagoor e un loro spettacolo è tra i vincitori del Music Theatre NOW 2015 – Worldwide Competition for new Opera and Music Theatre.

Per informazioni e biglietti: Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, via Verdi 41 tel. 0523.492251 biglietteria@teatripiacenza.it. – www.teatripiacenza.it

(foto di Rolando Paolo Guerzoni)