Contrasto allo sfruttamento della prostituzione: cinque persone denunciate ad un mese dall’entrata in vigore della nuova ordinanza

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_palazzo-del-municipio-riminiRIMINI – E’ di cinque denunce in meno di un mese il bilancio dei controlli per il rispetto della nuova ordinanza contingibile e urgente emessa dal Comune di Rimini a contrasto dello sfruttamento della prostituzione. L’ordinanza, in vigore dallo scorso 11 dicembre, prevede infatti la denuncia ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale per chi è sorpreso a contrattare prestazioni sessuali a pagamento. L’ultimo ad essere colpito dal provvedimento lo scorso 30 dicembre è stato un over 65 italiano. In queste settimane tre pattuglie in borghese e in divisa della Polizia Municipale di Rimini, in coordinamento con le Forze dell’Ordine, hanno monitorato le zone più sensibili tra quelle indicate in ordinanza, verificando sin da subito un calo di offerta di prestazioni sessuali e di conseguenza della potenziale domanda.

“Ad un mese dall’entrata in vigore dell’ordinanza abbiamo dei riscontri positivi – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – Non solo per il numero di persone denunciate, che non ci interessa e non è il nostro obiettivo, ma per l’effetto deterrente che il provvedimento sembra avere. Non pretendiamo che questo atto possa di per sé sradicare un fenomeno complesso come quello della prostituzione su strada, soprattutto in considerazione del vuoto normativo in cui ci si muove, ma crediamo che ogni azione finalizzata al contrasto di questa piaga vada sostenuta e perseguita. L’ordinanza si inserisce in un più ampio servizio di controlli che la nostra Pm con impegno porta avanti in rapporto con le forze dell’ordine del territorio e che nel 2017 ha portato risultati significativi”.

Oltre alle cinque denunce per l’art. 650, nel 2017 la Polizia Municipale ha elevato 19 sanzioni per la contestazione dell’articolo 527 del codice penale depenalizzato (che punisce gli atti osceni in luogo pubblico con una sanzione amministrativa fino a 10.000 euro); inoltre sono state 338 le sanzioni per la violazione dell’ordinanza in vigore nel periodo estivo, a cui si aggiungono le 10 sanzioni per il non rispetto del regolamento di Polizia Urbana e le 64 violazioni al codice della strada.

Si ricorda che l’ordinanza contingibile e urgente attualmente in vigore fa divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. Il divieto ha validità su una serie di zone del territorio comunale dove il fenomeno si manifesta con una maggiore recrudescenza, che l’ordinanza individua in Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi, Via Novara, Via Macanno, Via Casalecchio, Via Fantoni, Via Emilia Vecchia, Via XIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide; su tutta la Strada Statale ”S.S. 16” – compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione; in Piazzale Cesare Battisti, Via Savonarola, Via Mameli, Via Ravegnani, Via Graziani, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo; Via Varisco, in Viale Eritrea, nonché nelle aree adiacenti e in prossimità degli incroci con le stesse vie elencate. L’ordinanza dispone anche che qualunque fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali, riscontrato nell’ambito dell’attività di controllo e di accertamento sia portato a conoscenza all’Agenzia delle Entrate e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini.