Commercio abusivo, i vigili sgominano quartier generale in via Boldrini a Bologna

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Nel retro di un negozio borsoni già pronti con capi di abbigliamento con marchi contraffatti

img2172BOLOGNA – Doveva essere un normale intervento della Polizia Municipale per il contrasto al degrado urbano e il controllo delle attività commerciali e invece si è trasformato in uno scacco matto a un deposito di smistamento di merce contraffatta, da piumini a borse e portafogli, stipata in borsoni già pronti da distribuire ai venditori abusivi. E’ accaduto ieri, martedì 10 gennaio 2017, in via Boldrini a Bologna, dove i vigili dei reparti di polizia commerciale, sicurezza urbana e del quartiere Porto-Saragozza erano impegnati in un intervento inserito nell’ambito dei rinforzi dei controlli nella zona a seguito di segnalazioni di residenti in materia di degrado. L’intervento faceva seguito a un’operazione avvenuta a dicembre durante la quale era stata accertata e sanzionata la img2183somministrazione abusiva di cibo da parte di uno dei due esercizi di vicinato della via Boldrini. Ieri toccava all’altro esercizio: i vigili, dopo il controllo, accertano violazioni amministrative per oltre duemila euro per la mancanza dei prezzi e delle indicazioni obbligatorie previste per legge sui prodotti ortofrutticoli in vendita. Durante il controllo, però, un vigile butta l’occhio sul retro e nota diversi berretti con il marchio di una nota casa di moda. Gli agenti decidono allora di perquisire i locali, trovandosi davanti a un vero e proprio deposito di merce contraffatta. Sul retro scoprono infatti una decina di grandi borsoni pieni e pronti per essere distribuiti ai venditori abusivi. Dentro ci sono piumini, borse, portafogli e tanti altri articoli, tutti con marchi, ovviamente falsi, di grandi case di moda. In più i vigili trovano anche i marchi, nuovi e ancora da applicare sui capi di img2185abbigliamento, a dimostrazione che chi acquista da venditori abusivi si trova poi in possesso di capi privi di ogni garanzia sulla loro qualità e sulla loro provenienza. Il bilancio dell’operazione parla di 165 pezzi sequestrati. Il titolare del negozio è stato denunciato per ricettazione e contraffazione di marchi. Nel corso dell’intervento sono state poi identificate una decina di persone, alcune delle quali accompagnate al Comando della Polizia Municipale per ulteriori accertamenti. Una volta conclusi gli accertamenti, su una delle persone identificate è emersa una nota di ricerca per gravi reati da parte della Polizia Stradale insieme alla quale sono stati eseguiti due sequestri e una perquisizione. La persona è stata poi consegnata all’Ufficio Immigrazione della Questura.