Cesena, “Mangiando si impara”

74

comune di Cesena logoAl via un ciclo di incontri con i genitori sull’alimentazione e sulla crescita dei bambini a casa e a scuola. Primo appuntamento lunedì 15 febbraio alle ore 17 nella Sala Rossa Centro San Biagio (via Aldini 24)

CESENA – Il “Pappamondo” compie 30 anni. Correva l’anno 1986 quando il Comune di Cesena – uno dei primi in Italia – avviò questo progetto all’avanguardia, che introdusse la dieta mediterranea ed il biologico come capisaldi dei menù proposti nelle mense scolastiche. Da allora il Pappamondo si è imposto fra le migliori pratiche nel campo della refezione pubblica, conquistando molteplici attestazioni di merito sia a livello nazionale che internazionale: nel corso degli anni varie delegazioni straniere sono venute a Cesena per studiare il progetto e nel 2008 il Comune fu invitato a Londra per partecipare alla prima riunione dell’ “Alleanza europea per un sistema pubblico di ristorazione collettiva sostenibile”.

Ma, soprattutto, è diventato un patrimonio dell’educazione alimentare dell’intera città, garantendo un pasto sano, buono e sicuro ai bambini e ai ragazzi delle scuole cesenati. Generazioni di scolari sono cresciuti con il Pappamondo, e oggi, che molti dei bambini che per primi sperimentarono la dieta biomediterranea sono diventati a loro volta genitori, è arrivato il momento di rifare il punto della situazione, tornando a dialogare con le famiglie sull’importanza di questo percorso e sulla sua attualità.

“E’ evidente – osservano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alla scuola Simona Benedetti – come ai giorni nostri sia molto sviluppata la cultura del “mangiar sano” fin dalla tenera età come requisito essenziale di una buona crescita dei bambini e come fattore fondamentale di prevenzione dalle malattie. Eppure crediamo che non tutte le nostre giovani famiglie conoscano i dettagli di questo progetto, gli investimenti che il Comune di Cesena continua a fare per mantenere il biologico in tutte le mense, assicurare i controlli e la costante attenzione, in collaborazione con la nostra Pediatria di comunità, per la definizione delle tabelle dietetiche. Senza dimenticare l’investimento importante per il mantenimento delle 19 cucine comunali, distribuite su tutto il territorio ed impegnate a produrre una media di 350.000 pasti all’anno”.

“Per questo – continuano il Sindaco e l’Assessore – abbiamo deciso di avviare una serie di iniziative rivolte alle famiglie, che ha proprio l’obiettivo di ritornare ad ascoltare i genitori, spiegando loro come funziona il servizio di refezione scolastica e cercando di capire insieme come migliorarlo”.

Il ciclo di eventi, denominato “Mangiando si impara”, partirà con un incontro che si terrà lunedì 15 febbraio alle ore 17.00 nella sala rossa del cinema San Biagio.

Dopo l’introduzione dell’Assessore alla Scuola Benedetti, interverrà Daniela Scotto di Fasano, psicologa dell’Università di Pavia (titolo della sua relazione “La mela prende il sapore dell’albero. Imparare dai bambini come essergli genitori, imparare da mamma e papà a crescere”). A seguire, Marina Fridel e Roberta Cecchetti del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Romagna presenteranno i risultati dell’indagine “Okkio alla salute: dati epidemiologici sugli stili di vita dei bambini di diverse realtà italiane, regionali e locali”. Infine, prenderà la parola il pediatra Maurizio Iaia, referente per la nutrizione e la dietetica individuale e di collettività della Pediatria di comunità AUSL Romagna, che parlerà di “Educazione precoce del gusto e promozione della salute”. Al termine dell’incontro (verso le 18.30) a tutti i presenti sarà offerto un aperitivo bio-mediterraneo preparato dai cuochi comunali.

Il programma di “Mangiando si impara” proseguirà nella mattinata di sabato 23 aprile con “Alla scoperta di frutta e verdura!”, laboratorio di cucina rivolto a genitori, nonni e bambini per imparare a cucinare tutti insieme. L’iniziativa, che sarà guidata dall’esperta nutrizionista Carla Balzanò, si terrà all’Aula Magna Orogel, in via Dismano 2830 (dal momento che i posti sono limitati, l’iscrizione è obbligatoria ai numeri 0547 356517 -356245).

Infine, ma non ultimo per importanza, fra il 17 febbraio e il 4 aprile, in tutte le scuole dell’infanzia e i nidi comunali si terranno i consigli scuola-città: in tutto dieci appuntamenti, dedicati ad approfondire i temi della refezione scolastica, dell’educazione alimentare, dell’alimentazione sana a casa e a scuola, con la partecipazione dell’Assessore Benedetti e delle dietiste del Comune.

“Con l’avvio di questo progetto – concludono il Sindaco e l’Assessore – vogliamo tornare a parlare di alimentazione con tutti i genitori cesenati, in maniera continuativa. Il percorso, infatti, proseguirà anche negli anni a venire, attraverso incontri di informazione, formazione e confronto nelle altre scuole della città, sia dell’infanzia, che primarie e medie”.

La fotografia della refezione scolastica a Cesena

A Cesena nelle scuole dell’infanzia statali e in alcune delle scuole primarie e secondarie di I grado sono attive complessivamente 55 mense. A servirle sono 19 cucine distribuite capillarmente su tutto il territorio comunale, al fine di garantire le migliori condizioni qualitative dei 350.000 pasti mediamente prodotti ogni anno.

Entrando nel dettaglio, l’Amministrazione comunale provvede alla produzione dei pasti attraverso 18 cucine gestite direttamente dal Comune ed una cucina gestita da un soggetto esterno (si tratta della nuova cucina comunale di Martorano, che serve 2 scuole dell’infanzia statali, 6 scuole primarie e 2 scuole medie, producendo in media 60.000 pasti all’anno).

Oltre a garantire la produzione dei pasti nelle cucine, l’Amministrazione assicura – attraverso l’apporto professionale di due dietiste comunali – la definizione delle tabelle dietetiche (menù), che vengono autorizzate dalla Pediatria di Comunità e, soprattutto, assicura un sistema continuativo e minuzioso di controlli sulla qualità, attivo da settembre a giugno, in tutte le cucine e in tutte le scuole. Al 31 dicembre 2015, tutte le mense scolastiche erano già state regolarmente vistate dalle dietiste; già avviato anche il secondo giro di verifica (che si concluderà alla fine dell’anno scolastico).

Il sistema di controlli, inoltre, prevede il coinvolgimento attivo dei genitori: in ogni plesso, infatti, un genitore rappresentante individuato dalla scuola medesima (ma anche più di uno, se viene richiesto), può entrare nelle mense ed effettuare fino a 6 assaggi ad anno scolastico, a seguito dei quali fa pervenire al servizio comunale un questionario atto a rilevare la qualità del pasto servito ai bambini ma anche le caratteristiche dell’organizzazione del servizio. I questionari, che vengono compilati anche dalle insegnanti, sono consegnati al Comune regolarmente e con continuità.

Almeno una volta all’anno, Assessore e Dirigente alla scuola, insieme alle dietiste comunali e ai referenti della pediatria di comunità, convocano la “Commissione mensa”, cui partecipano i genitori e gli insegnanti “assaggiatori”, per valutare e condividere criticità e aspetti d’insieme del servizio. Visto che i numerosi genitori “assaggiatori” sono individuati fra ottobre e novembre, la commissione viene generalmente convocata fra febbraio e marzo.

Il trend storico del servizio refezione porta a dire che, prevalentemente, i questionati dei genitori e degli insegnanti rilevano criticità legate alla cottura e alla temperatura della pasta; inoltre, ciò che emerge è, in alcuni casi, il nodo organizzativo legato all’utilizzo del coltello da parte dei bambini, ovvero il problema della frutta non sbucciata e della fettina di carne non tagliata. Ma anche qualche perplessità legata al gusto personale, all’utilizzo del sale e, soprattutto, all’ampia varietà di alimenti utilizzati, che annoverano molti tipi di carne, pesce, frutta, verdura e legumi, sempre biologici e preferibilmente di stagione, ivi compresi cibi non sempre graditi dai bambini.

In ogni caso, ogni segnalazione viene verificata dalle dietiste, anche attraverso il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, ove ciò risulta utile al fine di individuare soluzioni migliorative.