Cesena, il 4 giugno al via la Rassegna Organistica Malatestiana

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Jakob LorentzenAl Duomo primo appuntamento con il concerto dell’organsta danese Jacob Lorentzen

CESENA – Ai nastri di partenza la Rassegna Organistica Malatestiana, promossa dal Comune di Cesena, che giunge quest’anno alla terza edizione. Tre gli appuntamenti in programma, che si terranno tutti in Duomo con ingresso gratuito. Si comincia sabato 4 giugno, alle ore 21, con il concerto dell’organista danese Jakob Lorentzen che, diplomato a 14 anni, è stato il più giovane organista diplomato in Danimarca ed ora è organista di corte per occasioni speciali. A Cesena Lorentzen eseguirà un programma solistico estremamente vario, da Buxtehude a compositori contemporanei passando per noti capolavori di Mendelssohn (Sonata n. 2 in Do min), Bach (celeberrima Aria dalla Suite per orchestra n. 3) e Widor (il suo brano più famoso, la Toccata).

La rassegna proseguirà sabato 11 giugno con un concerto dell’organista svedese Carl Adam Landström, musicista di spicco del suo paese, tanto da essere invitato ad esibirsi al banchetto del Premio Nobel. Eseguirà in Cattedrale capolavori quali il Preludio e Fuga in Sol Magg. BWV 541 di Bach e il Secondo Corale di Franck, oltre a tanti pezzi a dir poco curiosi. La particolarità di Landström, infatti, è l’improvvisazione, per cui è riconosciuto come maestro d’eccezione a livello internazionale, e infatti concluderà il suo concerto proprio con una improvvisazione su tema dato e questo sarà certamente il momento più atteso della serata.

La Rassegna si chiuderà il 24 giugno con l’organista e maestro di cappella del Duomo Gianni Della Vittoria, che tiene da diversi anni il concerto nel giorno di San Giovanni. Vincitore di un concorso organistico nazionale e regolarmente invitato in rassegne internazionali, Della Vittoria suonerà un inatteso repertorio di musicisti della tradizione italiana caratterizzato da una contagiosa allegria, come, ad esempio, Giovanni Morandi, musicista che scrive per organo in un perfetto stile rossiniano, soprattutto il Rossini delle opere buffe.