È quanto emerso durante il convegno “Bambini e alunni con disabilità: un fenomeno in crescita? Dati e analisi per una visione condivisa tra Scuola, Sanità e Comuni” organizzato ieri pomeriggio dalla Città metropolitana, insieme alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana. Un momento di confronto per una prima lettura integrata dei dati disponibili (nazionali, dell’ufficio Scolastico regionale, dei Servizi di neuropsichiatria, dei comuni del territorio metropolitano) relativi a una tendenza generale sostanzialmente omogenea su dati scolastici anche a livello nazionale.
In valore assoluto il numero di alunni con disabilità aumenta rispettivamente del 43,6% e del 50,7%. L’aumento è rilevabile in tutti i gradi scolastici, ma particolarmente accentuato nelle scuole d’infanzia statali e nelle secondarie di II grado. A partire da numeri complessivi differenti si assiste quindi nel corso del decennio a una tendenziale omogeneità dei dati nazionali, regionali e metropolitani, con la percentuale di bambini ed alunni certificati che, nell’a.s. 2014/2015, si attesta attorno al 2,8%.
In questo quadro aumenta anche la percentuale di alunni stranieri certificati sul totale degli alunni certificati: nella area metropolitana sono passati dal 15,6% nell’anno scolastico 2008-2009 al 23,6% nell’anno scolastico 2014-2015 con una incidenza più elevata rispetto alla media nazionale del 12% nel 2014.
“La giornata di ieri – dichiara il consigliere delegato Daniele Ruscigno – fa parte dell’impegno che ci siamo presi con la sottoscrizione il 3 dicembre scorso dell’Accordo metropolitano per l’inclusione scolastica e formativa degli alunni con disabilità (2016-2021). Pur consapevoli delle difficoltà, oggi abbiamo tentato di condividere una visione quantitiva di questo fenomeno in costante crescita, di raccogliere spunti e riflessioni per approfondimenti, che ci auguriamo possano intanto farci condividere alcuni aspetti importanti. Se non manteniamo lo spirito e la lettera della Legge 104/92 e del nostro Accordo non riusciremo a superare le difficoltà che ciascuna Istituzione segnala con sempre più forza, anche sotto lo stimolo delle famiglie. È necessario proseguire, anche se con fatica, nel lavoro integrato tra Istituzioni. Crediamo sia questo il messaggio che viene dal mondo della Scuola e che assieme alla Conferenza sociale e sanitaria metropolitana, la Città metropolitana raccoglie e pone alla base del proprio Piano strategico.”
Le fonti dei dati sono ISTAT, MIUR, Regione Emilia- Romagna, Ufficio Scolastico Regionale, Fondazione ISMU, Azienda Ausl Bologna.
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