Anticorruzione: Cesena fra i nove “buoni esempi” a livello nazionale

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I risultati dell’indagine sui Piani di Prevenzione nei Comuni comune di Cesena logocapoluogo di Provincia

CESENA – Cesena è uno dei Comuni italiani più virtuosi nel campo del contrasto alla corruzione. A indicarlo l’indagine “Dopo Mafia Capitale. L’anticorruzione è un work in progress”, condotta da Sistema Susio (società di consulenza, ricerca e formazione specializzata nella Pubblica Amministrazione) con la collaborazione di Samuele Motta, ricercatore presso l’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli studi di Milano, con l’obiettivo di conoscere quanto i dettami proposti dalla Legge Severino in materia di prevenzione della corruzione e di norme sulla trasparenza siano effettivamente recepiti nei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione degli enti locali.

L’analisi ha interessato i 118 comuni capoluogo di provincia – considerando per le provincie con più capoluoghi tutti i comuni capoluogo – di cui sono stati presi in esame i Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione, a partire dalla modalità di definizione del documento alle misure assunte per diffonderne i contenuti e coinvolgere l’utenza su questi temi.

I risultati ottenuti indicano che solo il 40% dei Comuni supera l’esame, mentre sono 9 i Comuni considerati come “Best Practices” e fra essi c’è Cesena, che si affianca a Aosta, Brescia, Latina, Lecco, Modena, Pavia, Rovigo e Trani.

“Si tratta di un risultato che ci ha riempito di soddisfazione – sottolinea il Sindaco Paolo Lucchi – e che premia l’impegno approfondito dei vari settori comunali coinvolti, a cominciare dallo Staff del Segretario generale, su questo tema cruciale per la pubblica amministrazione. E mi piace ricordare che uno degli aspetti virtuosi messi in evidenza da questa ricerca è l’assoluta aderenza del nostro Piano Anticorruzione alle condizioni concrete e reali del Comune di Cesena. In altre parole, non ci siamo limitati a prendere uno schema preesistente ed ad adattarlo: il Piano è stato costruito su misura per la realtà del nostro ente ed è stato calato nell’attività concreta della struttura, collegandolo al Piano delle performance, e identificando con chiarezza modalità e tempi. E per mettere a punto questo impianto c’è stato il coinvolgimento di tutto il personale, sia attraverso momenti di confronto che di formazione. Mi preme, inoltre sottolineare un altro aspetto importante: quando parliamo di contrasto alla corruzione non ci riferiamo solo alle mazzette e ai comportamenti di rilevanza penale: c’è tutta un’area grigia di comportamenti che pur non essendo di per sé reati producono condizioni di mala amministrazione, e sono anche questi gli aspetti che il Piano di Prevenzione mira a contrastare. In questa direzione la via maestra da seguire è quella della trasparenza per rinsaldare ogni giorno il rapporto di fiducia con cittadini, imprese, associazioni. Ecco perché abbiamo messo in cantiere per il prossimo 17 dicembre la “Giornata della trasparenza”, con la programmazione di un incontro pubblico rivolto ai cesenati per illustrare quali sono gli strumenti dell’Amministrazione trasparente a loro disposizione e come possono utilizzarli”.