Al via “Viaggi di Carta”, ciclo di conferenze alla Biblioteca Malatestiana di Cesena

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comune di Cesena logoPrimo appuntamento con Stefano Magnani dell’Università di Udine che parlerà delle le migrazioni nel mondo romano, venerdì 29 gennaio alle ore 17 nell’Aula Magna

CESENA – La Biblioteca Malatestiana si prepara a salpare per una serie di “Viaggi di carta”. E’ questo il titolo scelto per il ciclo di conferenze promosso dal Comitato Scientifico della Biblioteca che si terrà a partire dal 29 gennaio fino a maggio, mettendo in calendario sei appuntamenti con la partecipazione di illustri studiosi che nel corso della loro attività scientifica hanno privilegiato lo studio della mobilità umana nelle sue varie declinazioni e nelle diverse epoche storiche, dall’antichità al Medioevo all’epoca moderna.

La scelta del tema non è casuale. Di fronte al drammatico dispiegarsi d’imponenti flussi migratori, a cui stiamo assistendo in questi anni, è largamente diffusa la percezione di uno scenario mondiale irrimediabilmente diverso dal passato. Eppure anche nel passato si possono rintracciare elementi di continuità con fenomeni simili, e l’obiettivo di questo ciclo d’incontri è proprio di recuperare la dimensione storica di una serie di dinamiche sociali, economiche e culturali che è necessario collocare nel fluire del tempo, per recuperare la dialettica tra mutamento e continuità nelle strutture profonde della società e nel rapporto dell’uomo con il proprio ambiente.

Si comincia venerdì 29 gennaio, alle ore 17, nell’Aula Magna, con Stefano Magnani che parlerà di “Migrazioni e viaggi nel mondo romano: tensioni sociali e processi d’integrazione”

Docente di Storia romana all’Università di Udine, il professor Magnani nella sua attività di ricerca si è occupato, tra l’altro, di viaggi e viaggiatori nel mondo antico. È autore dei volumi Il viaggio di Pitea sull’Oceano (2002), Geografia storica del mondo antico (2003).

La conferenza permetterà di approfondire uno dei fenomeni caratteristici del mondo romano , e cioè la straordinaria mobilità umana, di singoli individui e di gruppi che, soprattutto in epoca imperiale, assunse un rilievo e una dimensione ecumenica mai raggiunte prima e che, in alcuni casi determinò forti conseguenze di natura sociale, economica e culturale, generando a volte tensioni, ma al tempo stesso contribuendo ai generali processi di integrazione e “romanizzazione” delle diverse parti dell’Impero.

Il programma proseguirà il 12 febbraio con Duccio Balestracci dell’Università di Siena (titolo della conferenza “Oltre le mura. Orizzonti geografici, orizzonti culturali, orizzonti onirici”), il 26 febbraio, con il medievista Alessandro Vanoli (“Quando guidavano le stelle: appunti di viaggio”), l’11 marzo con Gian Paolo Brizzi (“Prima dell’Erasmus. La mobilità studentesca nell’Europa medievale e moderna”), il 1 aprile con Fernando Lanzi del Centro Studi per la Cultura Popolare (“Il pellegrinaggio”), infine il 5 maggio con Attilio Brilli, già docente di Letteratura angloamericana all’Università di Siena (“La biblioteca di Colombo e i viaggi d’esplorazione”).