Al Centro Nazionale Studi Fanzine la “Giornata della Memoria” con una “memoria fanzinara” per non sottrarsi alla responsabilità sociale

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Centro-Nazionale-Studi-Fanzine-Fanzinoteca-d-Italia-Pubblico-Fanzinotecario-UmiliacchiUmiliacchi: “Fanzine con la capacità di emozionare ed indignare di fronte alle ingiustizie sociali”

FORLÌ – Il Centro Nazionale Studi Fanzine – Fanzinoteca d’Italia 0.2 (via Curiel, 51), accompagna il visitatore alla scoperta di una vicenda sorprendente e ai più sconosciuta, un viaggio irripetibile tra le fanzine e i fanzinari che hanno scritto o disegnato in relazione all’Olocausto. Dai testi di recensione sui vari prodotti pubblicati, ai racconti personali scritti per passione, fino alle immagini e fumetti realizzati appositamente. Quindi, oltre alle immancabili proposte ripetitive, dai concerti alle letture, dalle conferenza alle rappresentazioni teatrali e lasciando le cerimonie istituzionali a chi ne è investito, la sede fanzinotecaria ripropone al pubblico l’appuntamento per il 27 gennaio l’evento organizzato nella “Giornata della Memoria”. Attraverso testate fanzinare poco note, provenienti dall’Archivio Nazionale Fanzine Italiane, il percorso comunica l’unicità della vicenda e testimonia come essa sia parte del ricordo per non eludere la responsabilità sociale. Un percorso espositivo coinvolgente, ricco di immagini ed esperienze offerte al visitatore. Attraverso le fanzine esposte, le riproduzioni delle pagine interne e le slide del maxischermo il percorso, curato dall’esperto nazionale fanzinotecario GianLuca Umiliacchi, individua e ripercorre una parte della produzione dell’auto-edizione italiana dedicata al tema, nata dalla sola passione. Una proposta che documenta e parla di impegno, spontaneo e sentito, che solo un fanzinaro è in grado di mettere in atto, come testimonia l’installazione allestita per ripercorre la Shoah sotto un altro punto di vista, grazie alle pagine di passione fanzinara.

Sabato 27 gennaio, col tentativo di comprendere e di raccontare la Shoah attraverso i contenuti realizzati dai fanzinari in momenti estranei alla ricorrenza ufficiale e, per questo motivo, più sentiti e partecipati, vi attendiamo in sede con l’apertura straordinaria della sede fanzinotecaria. Le fanzine portano nuova linfa all’idea di diffondere e far vivere la memoria fra le generazioni, donando vigore e forza ai valori della nostra Costituzione, per una società giusta, contro ogni tipo di violenza, di sfruttamento, di razzismo e di emarginazione. Non è semplice trovare le parole e metterle al posto giusto per riuscire a trasmettere le emozioni, i sentimenti, lo sgomento profondo che si percepisce difronte a tale tragedia, eppure il desiderio di comunicazione e confronto dei vari fanzinari è stato in grado di mostrare il contributo che ogni persona può donare senza correre il rischio di banalità. I fanzinari propongono, da un “altro” punto di vista lontano dai riflettori e dalle luci del palcoscenico, il pensiero delle persone semplici perché proprio dalle persone semplici nasce. Ed è in questo solco che l’obiettivo di questa iniziativa non si ferma all’onorare le vittime dell’Olocausto, si tratta piuttosto di un atto di riconoscimento, ritenuto adeguato far presente ai lettori della loro fanzine, evitando di trasformarsi in una semplice e ripetitiva ricorrenza di facciata.

Il fumetto è un linguaggio aperto e fruibile per tanti ambiti e La Repubblica, in occasione della “Giornata della Memoria”, lo dimostra proponendo il fumetto ufficiale del “Diario di Anne Frank” approvata dall’Anne Frank Fond, scritta dallo sceneggiatore e regista Ari Folman. Per mezzo di validi autori, le parole di Anne si trasformano in una storia della Nona Arte capace di conservarne la forza e di enfatizzarne la straordinaria qualità letteraria. Non vi è alcun dubbio che nel leggere i fumetti di determinate storie si possono provare intense emozioni, proprio come ci riuscì, circa 30 anni fa, l’autore Art Spiengleman con “Maus”, fumetti sull’Olocausto con la capacità di emozionare ed indignare di fronte alle ingiustizie sociali. Il Centro Nazionale Studi Fanzine – Fanzinoteca d’Italia 0.2, giunto al suo 8° anno di attività, si prodiga per donare ai giovani la conoscenza degli strumenti utili e adeguati per il confronto sulle proprie idee, nonché costruire nuove relazioni e creare rete, tramite l’opportunità di avviare un percorso accompagnato che li agevoli nelle varie fasi delle loro realizzazioni. Azioni specifiche di coinvolgimento e attivazione concreta del mondo giovanile alla vita civica e sociale. Centro Nazionale Studi Fanzine – Fanzinoteca d’Italia 0.2 è sinonimo mondiale di cultura e innovazione, è valore assodato per la fruizione di un patrimonio unico. La “Biblioteca delle fanzine” è disponibile per tutti gli interessati previo accordo. Per conoscere dettagliatamente le iniziative e chiedere informazioni www.fanzinoteca.it e e-mail fanzinoteca@fanzineitaliane.it.

(foto: Folto pubblico e l’esperto fanzinotecario Gianluca Umiliacchi alla Fanzinoteca d’Italia 0.2)