17 maggio: incontro “Culture bambine a scuola”

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Alle 17 nel Polo didattico di via del Prato dell’Università, nell’ambito della rassegna “Cosa dicono oggi gli antropologi?” Relatrice Mara Benadusi

uniparmaPARMA – Si parlerà di “Culture bambine a scuola. Prospettive antropologiche sull’educazione” giovedì 17 maggio alle 17 nell’Aula B del Polo didattico di via del Prato dell’Università di Parma, all’interno della rassegna “Cosa dicono oggi gli antropologi? La città. Sguardi sul contemporaneo”

A guidare la riflessione sarà Mara Benadusi, docente dell’Università di Catania ed esperta di antropologia applicata. Con lei ci saranno Paolo Calidoni e Ada Cigala, docenti del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC dell’Università di Parma.

Nell’incontro ci si interrogherà su come si raffigurino l’infanzia e le diverse “culture bambine” che convivono in classe e su come queste immagini influiscano sulle dinamiche di accoglienza e inclusione educativa.

La partecipazione è valida come aggiornamento per gli insegnanti che si iscriveranno attraverso la piattaforma S.O.F.I.A. (www.istruzione.it/pdgf).

La rassegna “Cosa dicono oggi gli antropologi? La città. Sguardi sul contemporaneo”, ideata e coordinata da Martina Giuffrè, docente di Antropologia Culturale all’Università di Parma, e da Mario Turci, direttore del Museo “Ettore Guatelli”, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, dall’Università di Parma, dalla Fondazione “Museo Ettore Guatelli” e dalla Fondazione Monteparma in collaborazione con il CAPAS – Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo dell’Università e il Teatro delle Briciole.

L’intento della rassegna è quello di riportare al grande pubblico i risultati raggiunti dall’antropologia culturale nell’ambito delle analisi e riflessioni sul contemporaneo.

Il progetto si sviluppa fino a giugno con diversi tipi di incontri, in tutti i quartieri di Parma: dialoghi con esperti, presentazioni di libri, appuntamenti sull’antropologia per l’educazione e performance.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero sino a esaurimento posti